Ci sono libri letti per caso e dei quali poi ci si innamora, immediatamente. A volte senza nemmeno capire per quale motivo proprio quel romanzo è arrivato dove altri libri magari più belli, famosi o avvincenti hanno fallito. Alla fine, a rendere un libro speciale, è la sua capacità di far vibrare quelle corde dell'anima di cui parlavamo nel primo articolo dedicato ai nostri libri del cuore (clicca qui per leggere l'articolo).
A me è capitato con Haruf, dopo aver letto Canto della pianura. Lo consiglio a chi odia il frastuono o a chi desidera prendersi una pausa dal caos quotidiano in cui siamo immersi, costretti a ritmi di vita frenetici e letture veloci - di social network, siti web, giornali - spizzicate nei dieci/quindici minuti di una pausa o durante un'attività alla quale non riusciamo più a dedicare tutta la nostra attenzione (tipo guidare?!). In un mondo che grida, Haruf sussurra.
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TRAMA:
Il
romanzo è ambientato nella fittizia cittadina di Holt, Colorado. Le vite di più
personaggi si intrecciano e si susseguono nella narrazione: Tom Guthrie,
insegnante di storia al liceo che si occupa da solo dei suoi bambini Ike e
Bobby, sua moglie, che soffre di depressione e non riesce a prendersi cura dei
figli, Victoria Roubideaux, una sedicenne che scopre di essere incinta e viene
cacciata dalla madre, i fratelli McPheron, una solitaria coppia di anziani
allevatori di bestiame, che hanno dedicato la loro vita alle vacche e faticano
a relazionarsi con gli altri. Le storie descritte sono accomunate dal tema
dell'abbandono e mostrano come sia possibile, a volte, instaurare con estranei,
legami affettivi più forti di quelli familiari.
PERCHÉ LEGGERE "CANTO DELLA PIANURA"
Ho
amato l'ambientazione del romanzo: la desolante pianura americana, ricca di
allevamenti di bestiame e di cavalli. Un ambiente provinciale duro, così ben
rappresentato dalla penna dell'autore che riduce all'osso le frasi, paralizza
il tempo, come se volesse farci sentire il silenzio della natura e della
cittadina che fa da sfondo alle azioni dei personaggi: il vento che soffia
forte, le case in legno che cigolano, i lampioni giallastri che ronzano la
sera, le vacche che ruminano.
L'ambiente
scarno rappresenta un ottimo sfondo alle manifestazioni dei sentimenti, non
importa se positivi o negativi, comunque sempre caratterizzati dalla stessa
crudezza: il rifiuto della madre di rimanere accanto a Victoria, il disperato
tentativo da parte di Ike e Bobby di aiutare la loro mamma depressa o la
tenerezza dei vecchi e burberi allevatori nell'accudire la ragazza incinta.
In particolare, i fratelli Mc Pheron e Maggie Jones mi hanno proprio
conquistata. Tre personaggi buoni e semplici: gli anziani fratelli tenerissimi
nella loro maniera impacciata di aprirsi all'affetto e alla vita e Maggie una
donna forte e pratica; tutti pronti a fare del bene, senza un minimo di esitazione.

Tra l'altro, consiglio la lettura di questo manuale agli appassionati lettori sempre curiosi di scovare qualche nuova opera da leggere. L'edizione italiana è curata da Fabio Stassi (di cui abbiamo letto "La lettrice scomparsa" insieme al gruppo lettura), che ha aggiunto al testo originale qualche autore nostrano e qualche problematica tipica del nostro Paese.
L'abbandono è un tema centrale di Canto della pianura...
(...) Mentre osserviamo la comunità che si anima e ben presto diventa una famiglia allargata (...) ci rendiamo conto di come il sostegno possa arrivare da luoghi assai sorprendenti.Se ti interessano i "libri del cuore" del gruppo di lettura di Gavirate, basta seguire questi link: