tag:blogger.com,1999:blog-6053371961542071762024-03-13T18:16:44.363-07:00OvunqueLibriLaVolohttp://www.blogger.com/profile/06709752791508793054noreply@blogger.comBlogger21125tag:blogger.com,1999:blog-605337196154207176.post-34583832360538631212018-10-21T03:25:00.000-07:002018-10-21T03:25:57.661-07:00Un libro del cuore: Cent'anni di solitudine, Gabriel Garcia Marquez<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Non mi basterebbero <i>cent'anni di solitudine</i> per leggere e rileggere tutti i libri che mi passano per la testa! Però questo capolavoro di Marquez prima o poi lo voglio davvero rileggere.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Me ne avevano parlato benissimo e con entusiasmo diverse persone. Ricordo di averne cominciato la lettura più volte (almeno cinque o sei); purtroppo ogni volta mi bloccavo. Capivo che non era il momento. Per fortuna a volte nella vita incontriamo libri, e persone, che hanno la pazienza ed il buon senso di attenderci fino a quando noi saremo pronti per loro. Con nostro stupore (e loro felicità!), un bel giorno i tempi arriveranno a maturazione. Ad esempio, in una giornata qualsiasi, mentre scorreremo i volumi della libreria di casa, ci imbatteremo nuovamente in quel titolo, soffermeremo i nostri occhi sulla copertina e ci chiederemo se il momento giusto sia arrivato</span><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">. A quel punto leggeremo con attenzione l'incipit e... si! Quale gioia! Ci tufferemo con entusiasmo nella lettura di quelle pagine, come se per la prima volta qualcuno ce ne avesse mostrato la chiave di lettura o la sintonia giusta che stavamo aspettando.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Nel mio caso, quel momento con quest'opera straordinaria di Marquez avvenne più di vent'anni fa. Ricordo bene che mi piacque moltissimo, tanto che iniziai a leggere tutti gli altri libri dell'autore, ma non so dirvi molto a proposito. Mi affido piuttosto a Grazia che l'anno scorso lo portò a noi del gruppo lettura come suo libro del cuore. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Vi riporto il suo commento qui di seguito.</span></div>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiHinJ4uIAhBqMr9_p93qoDYNxqFvEcQ58MnSo4W9JZtQRUPVrHW8FntLk692br_UiZ9qYVXG5sy0s3H1CoKKb14GZcz4iIZ9cMwfRQhBYJBkXl6wntBKHJ_4EtQmXo9yI82kaCm4PaK9E/s1600/image_book.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1310" data-original-width="834" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiHinJ4uIAhBqMr9_p93qoDYNxqFvEcQ58MnSo4W9JZtQRUPVrHW8FntLk692br_UiZ9qYVXG5sy0s3H1CoKKb14GZcz4iIZ9cMwfRQhBYJBkXl6wntBKHJ_4EtQmXo9yI82kaCm4PaK9E/s320/image_book.jpg" width="203" /></a></div>
<div class="Standard" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span lang="IT"><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></span></div>
<div class="Standard" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span lang="IT"><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></span></div>
<div class="Standard" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span lang="IT"><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">TRAMA <i>(T</i></span></span><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><i>rama tratta da: “La nuova Enciclopedia della letteratura” Garzanti Ed.)</i></span></div>
<div class="Standard" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span lang="IT"><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">"Cent'anni di solitudine" (1967) romanzo di G. Garcia Marquez è la storia centenaria della famiglia Buendía e della città di Macondo (luogo
immaginario della Colombia). In un intreccio di vicende favolose, secondo il
disegno premonitorio tracciato nelle pergamene di un indovino, Melquiades, si
compie il destino della città, dal momento della sua fondazione quasi mitica,
da parte del capostipite José Arcadio e della moglie Ursula, alla sua
momentanea e disordinata fortuna, quando i nordamericani vi impiantano una ricchissima
piantagione di banane, fino alla sua rovina e definitiva decadenza. La parabola
della famiglia segue la parabola di solitudine e di sconfitta che sta scritta
nel destino di Macondo, facendo perno sulle 32 guerre civili promosse e tutte
perdute dal colonnello Aureliano, padre di 17 figli illegittimi, per
descriverci in una successione paradossale le vicende e le morti dei vari
Buendía è riassunta, in forme allusive e fantastiche, di grande varietà
inventiva, la condizione di quasi inevitabile alienazione e abbandono di tutta
l’America latina.</span></span><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"> </span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="Standard" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<blockquote class="tr_bq">
<span lang="IT"><span style="color: #783f04; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><b><i>In una lotta a morte tra un amore smisurato e una codardia invincibile, finalmente aveva trionfato il timore irrazionale che Amaranta aveva avuto sempre per il proprio tormentato cuore.</i></b></span></span></blockquote>
<br /></div>
<div class="Standard" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span lang="IT"><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">PERCHÉ
LEGGERE “CENT’ANNI DI SOLITUDINE"<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="Standard" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span lang="IT"><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Consiglio
“Cent'anni di solitudine” perché GGM, il mio affabulatore preferito, ogni volta
mi trasporta nel suo mondo surreale e pittoresco, affollato di bellezza,
bruttezza, splendore, orrore. È u</span></span><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">na
saga improbabile ma che ti porta il sapore di un mondo lontano nel tempo, nella
storia, nella leggenda, nell'amore, nella fisicità del tutto primordiale dei
protagonisti.</span></div>
<div class="Standard" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span lang="IT"><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Poi
il Nobel gli è stato assegnato nel 1982, anno di nascita di uno dei miei figli.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="Standard" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span lang="IT"><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Inoltre,
per caso, ho letto su <i>Le scienze</i> un articolo a rubrica "Il matematico
impertinente", di Piergiorgio Odifreddi, che riesce a raccordare il romanzo di
GGM proprio ad una materia intrinsecamente logica come la matematica!
Avvincente!<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="Standard" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span lang="IT"><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">E
leggendo questo accostamento insolito mi sovviene un ricordo indelebile: una
lectio magistralis di Umberto Eco di dieci anni fa circa, alla facoltà di
matematica di Milano, a cui assistetti per caso grazie ad una figlia
universitaria, dove, con la consueta elegante ironia, il prof. Eco accostava la
storia alla matematica, dando prova della sua eccellente apertura mentale ad
ogni campo degli studi umani.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="Standard" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span lang="IT"><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Nell'articolo
che ho citato prima “La matematica a Macondo”, il prof. Odifreddi definisce il
romanzo “la Bibbia del realismo magico sudamericano” e siccome, dice, contiene
di tutto, dovrebbe contenere anche la matematica.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="Standard" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span lang="IT"><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Ecco
dove:<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="Standard" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span lang="IT"><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">“Josè
Arcadio Buendia prese l'iniziativa e cercò di distruggere la fede del sacerdote
con martingale razionaliste”<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="Standard" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span lang="IT"><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">“Josè
Arcadio Secondo divenne in pochi mesi così abile a inanellare martingale
teologiche da confondere persino il diavolo”<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="Standard" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span lang="IT"><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Dice
Odifreddi che nello spagnolo colloquiale martingala significa trucco o sofisma,
ma il termine introdotto in Francia nel 700 indicava il tentativo di battere la
fortuna nei giochi d'azzardo, cercando di sfruttare a proprio vantaggio le
regole. Per esempio se in giochi come pari-dispari, testa-croce o rosso-nero si
vince il doppio della posta quando esce ciò su cui si è puntato e si perde
altrimenti, il trucco è raddoppiare ad ogni tiro la posta fino a quando si
vince! Il sofisma sta nel fatto che per essere sicuri di vincere bisogna
disporre di un capitale e un tempo infiniti.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="Standard" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span lang="IT"><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Cita
poi la storia del cappone, raccontata per far passare le notti durante
l'epidemia di insonnia: gioco infinito, continuamente avvolto su se stesso, in
un circolo vizioso che durava intere notti.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="Standard" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span lang="IT"><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Poi
il sogno delle stanze infinite di Josè Arcadio Buendia, che fluttua tra
infinito limitato e infinito illimitato, geniale!<o:p></o:p></span></span></div>
<br />
<div class="Standard" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span lang="IT"><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Infine,
l'amore di Aureliano Josè per la zia Amaranta “andò in esilio, cercando la
propria morte per farla morire (amo queste circonlocuzioni!), fino a quando
sentì raccontare da qualcuno la vecchia storia dell'uomo che aveva sposato una
zia che era anche sua cugina e il cui figlio finì per essere il proprio
nonno”. Girandola di incroci parentali,
dice Odifreddi, dissertando deliziosamente sulla materia, che necessita di una
mente matematica.<o:p></o:p></span></span><br />
<span lang="IT"><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></span>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">I LIBRI DEL CUORE DEL GRUPPO LETTURA DI GAVIRATE</span></span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Ecco una lista con i libri del cuore del nostro gruppo lettura:</span><br />
<ul>
<li><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><a href="https://ovunquelibri.blogspot.com/2018/07/un-libro-del-cuore-sorelle-materassi.html">Sorelle Materassi, Aldo Palazzeschi</a></span></li>
<li><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><a href="https://ovunquelibri.blogspot.com/2018/07/un-libro-del-cuore-il-berretto-sonagli.html">Il berretto a sonagli , Luigi Pirandello</a></span></li>
<li><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><a href="https://ovunquelibri.blogspot.com/2018/07/un-libro-del-cuore-canto-della-pianura.html">Canto della pianura, Kent Haruf</a></span></li>
<li><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><a href="http://ovunquelibri.blogspot.com/2018/08/un-libro-del-cuore-nascita-di-un-ponte.html">Nascita di un ponte, Maylis de Kerangal</a></span></li>
</ul>
</div>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
LaVolohttp://www.blogger.com/profile/06709752791508793054noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-605337196154207176.post-61616459266140001642018-09-25T23:50:00.004-07:002018-09-25T23:50:57.483-07:00Da Tolstoj a Kafka<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh_p-r0kprUvC3Qs-1wC-3_nNhPbmPxoimB8qEyWbbd0DxTP1Fd2AXdqJdwT-5IWpAkFIV395qeDVTcmt7noivV5CSwnl2vXAsvgMazXlVuOau-1eNw-E4HB4gYMCnrBsJDi0uJm0zgVE4/s1600/tolstoj.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="" border="0" data-original-height="441" data-original-width="454" height="193" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh_p-r0kprUvC3Qs-1wC-3_nNhPbmPxoimB8qEyWbbd0DxTP1Fd2AXdqJdwT-5IWpAkFIV395qeDVTcmt7noivV5CSwnl2vXAsvgMazXlVuOau-1eNw-E4HB4gYMCnrBsJDi0uJm0zgVE4/s200/tolstoj.jpg" title="lev tolstoj" width="200" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Lev Tolstoj</span></td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">La lettura di un classico come Anna Karenina è stata un'esperienza meravigliosa per quasi tutti i partecipanti al gruppo lettura; anzi per la precisione tutti meno uno. E, personalmente, anche il fatto che un capolavoro come il romanzo di Tolstoj possa comunque non piacere (nonostante l'unanime e indiscussa qualità), la trovo una caratteristica molto confortante dell'essere umano: ognuno ha i suoi gusti e niente può piacere a tutti. Cosi come niente può disgustare l'umanità intera e potremmo allora concludere che c'è sicuramente un posticino per ognuno di noi e per ogni genere di artista nel mondo!</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Vi invito in ogni caso a leggere le quattordici definizioni di classico di Italo Calvino</span><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">, qui ne cito solo una ma sono tutte ugualmente icastiche (le trovate in questo blog</span><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"> </span><a href="http://www.finzionimagazine.it/news/attualita-news/calvino-perche-leggere-i-classici/" style="font-family: "Helvetica Neue", Arial, Helvetica, sans-serif;">www.finzionimagazine.it</a><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">)</span><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">:</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
<i><span style="color: lime; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><b>Un classico è un libro che viene prima degli altri classici; ma chi ha letto prima gli altri e poi legge quello, riconosce subito il suo posto nella genealogia.</b></span></i></blockquote>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">E ora devo farvi una premessa: dovete sapere che noi del gruppo lettura di Gavirate amiamo saltare da palo in frasca nella scelta delle letture; a noi piace molto <b>non</b></span><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"> avere un unico tema, filo conduttore, genere letterario, contesto storico, culturale, geografico e così via che accomuni i libri da noi scelti.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Sono davvero pochi e, devo ammettere, anche soggettivi, i criteri che teniamo in considerazione:</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">1) scegliamo testi che consideriamo di una "certa qualità";</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">2) lasciamo le letture più consistenti per la lunga pausa estiva (i nostri adorati <b><span style="color: lime;">mattoni estivi</span></b> come ad esempio "Anna Karenina", "I promessi sposi", "Il nome della rosa");</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">3) lasciamo la lettura più leggera e veloce possibile per l'impegnatissimo mese di dicembre.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiX1NalS0DDDOHdxcT4WDjqZ8xcRDXact3LNf7E952BqSF469TPUl_9yZRF1omEKP77E7JLIbQa1JEBNPlbDJnhSt7QZT2LtT9m4GiksohnaLDnNbxLH4ktxQ_56AZv4st1jBiLMUm92Js/s1600/books.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="" border="0" data-original-height="282" data-original-width="425" height="212" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiX1NalS0DDDOHdxcT4WDjqZ8xcRDXact3LNf7E952BqSF469TPUl_9yZRF1omEKP77E7JLIbQa1JEBNPlbDJnhSt7QZT2LtT9m4GiksohnaLDnNbxLH4ktxQ_56AZv4st1jBiLMUm92Js/s320/books.jpg" title="scegliere un libro da leggere" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Fonte: http://writingonboard.com/lets-talk-covers/</span></i></td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: start;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; text-align: justify;"></span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; text-align: justify;"></span></div>
<div style="text-align: start;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; text-align: justify;">Per il prossimo incontro, abbiamo scelto un autore che da tempo ci gironzolava in testa: Franz Kafka con il </span><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; text-align: justify;">"Il processo".</span></div>
<div style="text-align: start;">
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; text-align: justify;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhoHIIoQlLhcHf6Hzb0fykIMgqLyfur4pmymOO1bZEegzAmmNeD4g7FUNaj2PwMk9SJe1KgF6MFxcKrE5d598yJr7tFovFKPXBnr4HxXzDz0y2LoWAsdM6kENjHhy4_LanYr95Bbzlr9MA/s1600/kafka.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><img alt="" border="0" data-original-height="540" data-original-width="705" height="153" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhoHIIoQlLhcHf6Hzb0fykIMgqLyfur4pmymOO1bZEegzAmmNeD4g7FUNaj2PwMk9SJe1KgF6MFxcKrE5d598yJr7tFovFKPXBnr4HxXzDz0y2LoWAsdM6kENjHhy4_LanYr95Bbzlr9MA/s200/kafka.jpg" title="franz kafka" width="200" /></span></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Franz Kafka</span></td></tr>
</tbody></table>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; text-align: justify;">In attesa che arrivino le copie disponibili per il prestito (se siete interessati passate in biblioteca a Gavirate a ritirare una copia da leggere) ho pensato di avvicinarmi a questo grande scrittore iniziando dal saggio di Pietro Citati "Kafka". Ve ne riporto un estratto, con una bella descrizione dell'autore, il quale, guarda un po' che caso, alla fine viene proprio paragonato a Tolstoj. Vuoi vedere che, sotto sotto, anche le nostre letture sono unite da un legame sottile sottile come questo?!</span><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; text-align: justify;"></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh2FUfQKYmu34XT6IzNl0jcp_5d5aSDbYJOHHYuJv_OzxBoFvN1jMGz7hJ_MdfpTlugRV5YZzRsRUN14YaaGCTMLCp5cZP-uv8NL9Br-mEAK2wHpBLXSH8PmQhbcfYjEr3qQMy_RZImCwY/s1600/20180925_090233.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><br /></a></div>
</div>
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZ_9-Qehrx2VgiKoiyE9G5MgUbJwLWsAV7f6T5DZ39MfI3JPszItRVCLreo5Yx4XC_JTmJABsWBXBqMXZn1ORY8ezCXLCJ6L1Op8-ovdUSLx9bpzvG7hYl4hIr4XRCuxXKUkiI-TtAk_w/s1600/20180925_090233.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="" border="0" data-original-height="1600" data-original-width="900" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZ_9-Qehrx2VgiKoiyE9G5MgUbJwLWsAV7f6T5DZ39MfI3JPszItRVCLreo5Yx4XC_JTmJABsWBXBqMXZn1ORY8ezCXLCJ6L1Op8-ovdUSLx9bpzvG7hYl4hIr4XRCuxXKUkiI-TtAk_w/s320/20180925_090233.jpg" title="chiostro di voltorre gavirate varese" width="180" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><i>Il Chiostro di Voltorre, Gavirate (VA)</i></span></td></tr>
</tbody></table>
<span style="color: lime; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><b><i>Era un uomo alto, magro, esile, che portava in giro il suo lungo corpo come se l'avesse ricevuto in dono. Aveva l'impressione che non sarebbe mai cresciuto; e non avrebbe mai conosciuto il peso, la stabilità, l'orrore di quella che gli altri chiamano con gioia incomprensibile l' "età matura". Una volta confessò a Max Brod: "Io non vivrò mai l'età virile: da bambino diventerò subito un vecchio coi capelli bianchi." Tutti erano attratti dai suoi grandi occhi, che teneva molto aperti e talora spalancati e che in fotografia, colpiti dal lampo improvviso del magnesio, sembravano da spiritato o da visionario. Aveva le ciglia lunghe: le pupille vengono definite ora marroni, ora grige, ora blu-acciaio, ora semplicemente scure, mentre un passaporto assicura che erano "grigio-blu scure". Quando si guardava allo specchio trovava che i suoi sguardi erano "incredibilmente energici": ma gli altri non finivano di commentare e di interpretare i suoi occhi, come se soltanto essi offrissero una porta verso la sua anima. (...) qualcuno, che lo aveva molto amato inseguendo in mille modi il suo enigma, pensava che, <u>come Tolstoj, egli sapesse una cosa di cui gli altri uomini non sanno nulla</u> (...).</i></b></span></blockquote>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span style="text-align: justify;"></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
LaVolohttp://www.blogger.com/profile/06709752791508793054noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-605337196154207176.post-13005632820555136662018-09-06T04:44:00.001-07:002018-09-06T04:44:49.360-07:00Gruppo lettura di Gavirate: prossimo incontro "Anna Karenina" di L. Tolstoj<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Settembre è il mese nel quale, di solito, si riparte con le attività - alcune piacevoli, altre non proprio - che andranno a tempestare la nostra frenetica routine quotidiana.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Vorremmo non farci mancare nulla. Carichi dell'energia e dei buoni propositi delle vacanze appena terminate, siamo pronti per intraprendere qualcosa di nuovo. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Come iniziare a partecipare ad uno dei nostri incontri ad esempio! Non avete nessun obbligo, potete anche non aver letto il libro del quale parliamo e raggiungerci in biblioteca solo per sentirne parlare, oppure partecipare all'incontro senza dover per forza esprimere una vostra opinione. Portate solo la vostra passione per la lettura, noi vi aspettiamo a libri aperti!</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhW98HXhC5fm1JIBBzDfFhtfc-CB14iOodpT9S9oCIAt1PUbFRQQ4FCcYd47-4c7NvGnVtQTqRXE3JlGkaaaQpJyM89Nagn9Y9vqvilGJnHmZ8eHNIF6_yGwQGVMHn1qMRG5QKW9RRGPT8/s1600/20180904_122344.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img alt="" border="0" data-original-height="1304" data-original-width="856" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhW98HXhC5fm1JIBBzDfFhtfc-CB14iOodpT9S9oCIAt1PUbFRQQ4FCcYd47-4c7NvGnVtQTqRXE3JlGkaaaQpJyM89Nagn9Y9vqvilGJnHmZ8eHNIF6_yGwQGVMHn1qMRG5QKW9RRGPT8/s640/20180904_122344.jpg" title="gruppo lettura gavirate anna karenina biblioteca settembre" width="417" /></a></div>
<span style="font-family: "Helvetica Neue", Arial, Helvetica, sans-serif; text-align: justify;"><br /></span>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: "Helvetica Neue", Arial, Helvetica, sans-serif; text-align: justify;">Fate girare la locandina perché il prossimo incontro è dedicato ad un capolavoro della letteratura mondiale: Anna Karenina di Lev Tolstoj. Se non vi ho ancora convinto del tutto, leggete questo bellissimo articolo di Alessandro Piperno che vi ingolosirà di sicuro, </span><a href="https://www.corriere.it/cultura/16_luglio_31/piperno-anna-karenina-dc75248e-56fd-11e6-b924-e8992a1bb7b1.shtml" style="font-family: "Helvetica Neue", Arial, Helvetica, sans-serif; text-align: justify;">"Anna Karenina è senza scampo..."</a><span style="font-family: "Helvetica Neue", Arial, Helvetica, sans-serif; text-align: justify;">.</span><span style="font-family: "Helvetica Neue", Arial, Helvetica, sans-serif; text-align: justify;"> </span><span style="font-family: "Helvetica Neue", Arial, Helvetica, sans-serif; text-align: justify;">Eccone un estratto:</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-size: 16px; text-align: start;"><span style="color: #0b5394; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><i>Il primo colpo di genio è iniziare la storia di un’eroina tragica di prima grandezza — degna di Medea, Didone o Fedra — con il piglio leggero di una commedia di Beaumarchais o di un film di Nora Ephron. Veniamo subito calati nei tormenti coniugali di Oblònskij: beccato dalla moglie in flagrante adulterio, cacciato dal talamo coniugale, è confinato da due giorni nel suo studio. Stiva (così lo chiamano in società) è l’amico che tutti vorremmo avere: piacente, buono e simpatico, un bon vivant dedito ai piaceri della mondanità, della gastronomia e del sesso. Considera suo diritto tradire l’amorevole Dolly, la moglie che, dopo cinque gravidanze, è invecchiata decisamente peggio di lui. Il suo solo cruccio è di non aver saputo ingannarla come al solito.</i></span></span></blockquote>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Per approfondire, potete leggere un precedente articolo del nostro blog: <a href="https://ovunquelibri.blogspot.com/2018/07/prima-di-leggere-anna-karenina-vita-di.html">cliccate qui</a>.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">A presto!</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
LaVolohttp://www.blogger.com/profile/06709752791508793054noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-605337196154207176.post-77806085685106600992018-08-26T13:55:00.000-07:002018-08-27T10:00:09.477-07:00Il buio oltre la siepe, Harper Lee<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Qualche giorno fa una cara amica mi ha chiesto di consigliarle un libro. Laura è una mamma che lavora a tempo pieno, ha due bellissimi bambini e davvero poco tempo per sé.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Quando qualcuno come lei mi domanda un "bel libro da leggere in vacanza" perché "...sai durante l'anno non ho mai il tempo di leggere...", io traduco questa esigenza in:</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">"Mi consigli un libro ben scritto, non troppo lungo e con una trama avvincente, perché se è vero che sono in vacanza e finalmente ho del tempo libero, è altrettanto vero che in vacanza non ci vado sola e la mia famiglia conta sulla mia presenza?!".</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
</div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Ho pensato immediatamente a "Il buio oltre la siepe", primo romanzo dell'autrice statunitense Harper Lee, pubblicato nel 1960, ed unico libro dell'autrice fino al 2015, anno in cui venne pubblicato "Va', metti una sentinella", sequel del precedente. </span></div>
</div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="757" data-original-width="500" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiqNoLX22j0lQotXLVDsk-pokcTPaQZeP04YeZG22pUUdQkm2tGNEmyWsIwUervwE_UVa4W8luBWbBE8WOZewNg_9v6Rid6BXb31TWfLSOs2qRhVjsKQwoc94nP_3o5aYnbz7WKj7yw5NA/s320/3958820_251600.jpg" width="211" /></span></div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
</div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Riporto di seguito la trama del romanzo (fonte: https://www.lafeltrinelli.it/libri/harper-lee/buio-oltre-siepe/9788807881558): </span></div>
</div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
</div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">In una cittadina del "profondo" Sud degli Stati Uniti l'onesto avvocato Atticus Finch è incaricato della difesa d'ufficio di un "negro" accusato di violenza carnale; riuscirà a dimostrarne l'innocenza, ma l'uomo sarà ugualmente condannato a morte. La vicenda, che è solo l'episodio centrale del romanzo, è raccontata dalla piccola Scout, la figlia di Atticus, un Huckleberry in gonnella, che scandalizza le signore con un linguaggio non proprio ortodosso, testimone e protagonista di fatti che nella loro atrocità e violenza non riescono mai a essere più grandi di lei. Nel suo raccontare lieve e veloce, ironico e pietoso, rivive il mondo dell'infanzia che è un po' di tutti noi, con i suoi miti, le sue emozioni, le sue scoperte.</span></div>
</div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
</div>
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiC5Ts4b0DEAUcHVdDnwlnPbFRbqf0WSkHcXk5mopyCm5g_ETcHVamhAkosAPYx_kQ-ASnNfRamUbnYiz9ZAU-s-Eg79O_G8Jh-72AEnnsEtdbCrU9baizH_4eab6NY_0fn-pzmoKch8As/s1600/siepe.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="" border="0" data-original-height="550" data-original-width="900" height="388" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiC5Ts4b0DEAUcHVdDnwlnPbFRbqf0WSkHcXk5mopyCm5g_ETcHVamhAkosAPYx_kQ-ASnNfRamUbnYiz9ZAU-s-Eg79O_G8Jh-72AEnnsEtdbCrU9baizH_4eab6NY_0fn-pzmoKch8As/s640/siepe.jpg" title="il buio oltre la siepe film" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Un'immagine tratta dal film "Il buio oltre la siepe" uscito nel 1962, due anni dopo l'uscita del libro di Harper Lee.</td></tr>
</tbody></table>
<div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
</div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">"Il buio oltre la siepe" rimane uno dei miei libri preferiti di sempre! </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">La voce narrante di Scout, questa bimba maschiaccio pura e dalla forte personalità, mi ha letteralmente catturato e catapultato nelle sue avventure, proprio accanto a lei, ad osservare la realtà con il suo sguardo dissacrante che semplifica, con quell'abilità tipica dei bambini, le più complicate situazioni umane e ricorda al lettore che più di tutto nella vita contano gli affetti e il rispetto verso il prossimo: </span></div>
</div>
<div>
<blockquote class="tr_bq">
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: #fafafa;"><span style="color: #990000; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><b><i>Atticus aveva ragione. Una volta aveva detto che non si conosce realmente un uomo se non ci si mette nei sui panni e non ci si va a spasso.</i></b></span></span> </div>
</blockquote>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Chi non vorrebbe un padre come Atticus Finch?! Un uomo coraggioso, senza pregiudizi che educa i figli a parole e soprattutto attraverso il buon esempio. </span></div>
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
<i><b><span style="color: #990000; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">"Pensa solo a tenere la testa alta e a essere un gentiluomo."</span></b></i></blockquote>
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
<span style="color: #990000; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i><b>"Avere coraggio significa sapere di essere sconfitti prima ancora di cominciare, e cominciare egualmente e arrivare sino in fondo, qualsiasi cosa succeda.<span style="background-color: white;"> <span style="font-size: 14px;">E’ raro vincere, in questi casi, ma qualche volta succede."</span></span></b></i></span></blockquote>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Dal libro trassero il bellissimo e omonimo film con protagonista Gregory Peck che gli valse l'Oscar come miglior attore protagonista (La pellicola conquistò in totale tre statuette, <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Il_buio_oltre_la_siepe_(film)">clicca qui</a> se vuoi altri dettagli).</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">L'estate scorsa lo noleggiai in biblioteca, mi piacque molto. Lo trovai fedele al libro, lessi che la Lee seguì personalmente le riprese e divenne amica di Peck, che le ricordava moltissimo il padre, figura alla quale si era ispirata per il personaggio di Atticus Finch.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Per chi non lo sapesse, è davvero comodissimo utilizzare il sistema di interscambio bibliotecario per usufruire del noleggio di libri, dvd, audiolibri, ecc. </span><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Approfittatene!</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><a href="http://webopac.bibliotecheprovinciavarese.it/web3/MyAccount/MyProfile.asp">Cliccate qui</a> per accedere alla pagina del sistema opac di interscambio bibliotecario per tutte le biblioteche della provincia di Varese.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><a href="https://www.biblioteche.regione.lombardia.it/OPACVA/">Cliccate qui</a> per accedere alla pagina del sistema bibliotecario urbano di Varese.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
</div>
LaVolohttp://www.blogger.com/profile/06709752791508793054noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-605337196154207176.post-57958593059200364742018-08-15T09:40:00.000-07:002018-08-16T01:43:54.606-07:00Un libro del cuore: Nascita di un ponte, Maylis de Kerangal<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span style="text-align: justify;">Per tutti noi italiani, la parola "ponte" è legata in questi tragici momenti </span><span style="text-align: justify;">(e credo lo sarà ancora per qualche tempo) </span><span style="text-align: justify;">al crollo del ponte Morandi a Genova. Scossa da questo evento drammatico, sento più forte che mai il desiderio di leggere il libro del cuore di Consuelo e condividere con voi, proprio in questi giorni, la sua recensione.</span></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; text-align: justify;"><br /></span></span>
<br />
<blockquote class="tr_bq">
<b><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="color: magenta; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; text-align: justify;"><i>Un libro offre una lettura che trascende le singolarità, le riassume in una narrazione paradigmatica, offre la possibilità di una riflessione ricca di molteplici punti di vista, lontana da polemiche speciose. Ecco perché, proprio ora, è importante leggere questo libro.</i></span></span><span style="color: magenta;"> (<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; text-align: justify;">C</span></span><span style="color: magenta; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; text-align: justify;">onsuelo Farese)</span></b></blockquote>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
</div>
<div class="Standard" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: justify;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhji-srttSJfZ7EzT1Hj41h7rJEkrWDoaACo50tIUNg6zhrHw5XRC7ZLoq2xC4AAt_zaW6js8A4kvyiURGX85sTveYwnzcBTHWvngnR_bTr6_fPlJ9UIy_ZWHpAGCpKhgeXPMnP5_crjqg/s1600/IMG-20180729-WA0001.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><img alt="" border="0" data-original-height="1533" data-original-width="1600" height="382" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhji-srttSJfZ7EzT1Hj41h7rJEkrWDoaACo50tIUNg6zhrHw5XRC7ZLoq2xC4AAt_zaW6js8A4kvyiURGX85sTveYwnzcBTHWvngnR_bTr6_fPlJ9UIy_ZWHpAGCpKhgeXPMnP5_crjqg/s400/IMG-20180729-WA0001.jpg" title="Nascita di un ponte, Maylis de Kerangal" width="400" /></span></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: xx-small;">"Nascita di un ponte" di Maylis de Kerangal (foto di Consuelo F. - luglio 2018)</span></i></td></tr>
</tbody></table>
<span lang="IT" style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span id="goog_756133010"></span><span id="goog_756133011"></span><br /></span></div>
<div class="Standard" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<div style="text-align: justify;">
<span lang="IT" style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
</div>
<div class="Standard" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<div style="text-align: justify;">
<span lang="IT" style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">TRAMA<o:p></o:p></span></div>
</div>
<div class="Standard" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<div style="text-align: justify;">
<span lang="IT" style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Nella
città immaginaria di Coca, sulla sponda di un fiume, ai margini della giungla e
della storia, tutto comincia a cambiare con la costruzione di un ponte che la
metterà in<o:p></o:p></span></div>
</div>
<div class="Standard" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<div style="text-align: justify;">
<span lang="IT" style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">relazione
con lo spazio misterioso della foresta. Disegno titanico di un sindaco che
vuole lasciare una traccia di sé, il ponte ci appare subito come un'opera
grandiosa destinata a<o:p></o:p></span></div>
</div>
<div class="Standard" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<div style="text-align: justify;">
<span lang="IT" style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">determinare
grandi cambiamenti nel segno del progresso.<o:p></o:p></span></div>
</div>
<div class="Standard" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<div style="text-align: justify;">
<span lang="IT" style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Sarà
così?<o:p></o:p></span></div>
</div>
<div class="Standard" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<div style="text-align: justify;">
<span lang="IT" style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">La
storia segue non solo ciò che avviene nel luogo della costruzione ma anche le
storie di chi vive nella regione, di chi vi detiene il potere e di coloro – i
tecnici e i manovali – che arrivando da ogni dove faranno nascere il ponte e
portano con sé la propria storia.<o:p></o:p></span></div>
</div>
<div class="Standard" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<div style="text-align: justify;">
<span lang="IT" style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Come
un potente magnete, il ponte attira a sé i destini incrociati di uomini e
donne, posti di volta in volta al centro di una storia corale, o indagati
nell'individualità di ciascuno.<o:p></o:p></span></div>
</div>
<div class="Standard" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
</div>
<div class="Standard" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span lang="IT" style="font-family: "century schoolbook" , serif; mso-bidi-font-weight: bold;">PERCH</span><span lang="IT" style="font-family: "century schoolbook" , serif;">È<span style="mso-bidi-font-weight: bold;"> LEGGERE “NASCITA DI UN PONTE”</span></span></span></div>
</div>
<div class="Standard" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<div style="text-align: justify;">
<span lang="IT" style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">La
vera protagonista di queste pagine, insieme al Ponte, è l’incredibile lingua
che l'autrice plasma in compiuta sintonia con il “cosa” narrato. È una lingua
“poietica”, in cui ogni elemento è necessario e non si avvertono sbavature,
pleonasmi, incoerenze. Lingua capace, di nominare le cose della tecnica
ingegneristica, dei materiali e delle macchine, e dei sentimenti.<o:p></o:p></span></div>
</div>
<div class="Standard" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<div style="text-align: justify;">
<span lang="IT" style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Maylis
de Kerangal tesse un canto epico, teso come i cavi che reggono l’audace
struttura del ponte.<o:p></o:p></span></div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">I LIBRI DEL CUORE DEL GRUPPO LETTURA DI GAVIRATE</span></span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Ecco una lista con i libri del cuore del nostro gruppo lettura:</span><br />
<ul>
<li><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><a href="https://ovunquelibri.blogspot.com/2018/07/un-libro-del-cuore-sorelle-materassi.html">Sorelle Materassi, Aldo Palazzeschi</a></span></li>
<li><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><a href="https://ovunquelibri.blogspot.com/2018/07/un-libro-del-cuore-il-berretto-sonagli.html">Il berretto a sonagli , Luigi Pirandello</a></span></li>
<li><a href="https://ovunquelibri.blogspot.com/2018/07/un-libro-del-cuore-canto-della-pianura.html"><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Canto della pianura, Kent Haruf</span></a></li>
</ul>
</div>
LaVolohttp://www.blogger.com/profile/06709752791508793054noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-605337196154207176.post-74197732742118469952018-08-03T05:19:00.000-07:002018-08-16T01:44:25.247-07:00Aforismi di Giuseppe Pontiggia in "Nati due volte"<div style="text-align: justify;">
Pontiggia aforista? Assolutamente sì! Marco Vergottini mi ha gentilmente inviato un elenco non esaustivo(!) di quarantotto aforismi da lui individuati all'interno di questo bel libro (<a href="https://ovunquelibri.blogspot.com/2018/08/nati-due-volte-giuseppe-pontiggia.html">Cliccate qui</a> per leggere il post dedicato a "Nati due volte").<br />
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh9am1qthOSWy-8EbM3MDIb41r-288PxAEPdVMCXPdfA1rTnLxjMdqjEgpItGcpNiVU_u7l2Q5CaUD2eHkhY9fO928dTnKGmLLxC9ktXIDMXT_9d01zQ_F7RvuCVq_SGQeFWNrmxcZoMek/s1600/copertina.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1000" data-original-width="631" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh9am1qthOSWy-8EbM3MDIb41r-288PxAEPdVMCXPdfA1rTnLxjMdqjEgpItGcpNiVU_u7l2Q5CaUD2eHkhY9fO928dTnKGmLLxC9ktXIDMXT_9d01zQ_F7RvuCVq_SGQeFWNrmxcZoMek/s320/copertina.jpg" width="201" /></a></div>
<br /></div>
<div>
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>1. Vedere un idiota angosciato è ancora più terribile che vederlo ilare</i></span> </span></blockquote>
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>2. Questi bambini nascono due volte… La seconda dipende da voi.</i></span></span> </blockquote>
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i></i></span><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>3. Quanti dialoghi dovrebbero svolgersi in tempi diversi!</i></span></span> </blockquote>
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i></i></span><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>4. In mezzo sta la virtù, dice Orazio, non la verità… La verità, per quanto riguarda gli uomini, è sempre diversa.</i></span></span> </blockquote>
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i></i></span><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>5. Che la nevrosi attragga, intensifichi e soddisfi un’altra nevrosi è confermato dalla durata di molti matrimoni.</i></span></span> </blockquote>
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i></i></span><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>6. Nel rispetto della disciplina, c’è una parola superflua ed è disciplina. Rispetto basterebbe.</i></span></span> </blockquote>
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i></i></span><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>7. Ma la grammatica agisce più di quanto pensiamo su ciò che ci resta di oscuro nell'inconscio.</i></span></span> </blockquote>
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i></i></span><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>8. – Tu pretendi i silenzio. – Certo, come un pianista. Io per suonare e gli altri per sentire.</i></span></span> </blockquote>
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i></i></span><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>9. Cinico è un aggettivo che viene spesso riservato non a chi incarna un comportamento, ma a chi lo denuncia.</i></span></span> </blockquote>
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i></i></span><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>10. Gli insegnanti più capaci neutralizzano l’indisciplina prodigando la propria passione didattica. Non sono la maggioranza… (p. Gli altri) alleggeriscono il carico. Pretendono sempre di meno e così ottengono sempre di più.</i></span></span> </blockquote>
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i></i></span><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>11. Molti cosiddetti creativi hanno più interesse per la creazione che per il suo oggetto.</i></span></span> </blockquote>
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i></i></span><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>12. È curioso che il concetto di maturità sia quello più invocato dalle persone immature.</i></span></span> </blockquote>
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i></i></span><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>13. La famiglia si difende contro i nemici. Alimenta anzi la percezione del pericolo. Ma poi scopre il nemico in casa.</i></span></span> </blockquote>
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i></i></span><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>14. Quasi tutte le ferite si rimarginano, ma nell'inconscio sanguinano tutta la vita.</i></span></span> </blockquote>
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i></i></span><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>15. La vita ne sa di più di un teorema.</i></span></span> </blockquote>
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i></i></span><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>16. Forse maturare è sostituire alla giustizia delle convinzioni l’ingiustizia della libertà. Anche se questa potrebbe essere l’introduzione a un manuale del criminale.</i></span></span> </blockquote>
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i></i></span><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>17. Riluttiamo ad accettare, ingigantiti negli altri, i difetti che temiamo di avere. La differenza di scala congiura con il rimorso a renderli intollerabili.</i></span></span> </blockquote>
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i></i></span><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>18. Questi stupratori di anime vengono talora scambiati per seduttori.</i></span></span> </blockquote>
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i></i></span><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>19. L’intenzione, se non si trasforma in reato, non è mai una colpa. Ed è questo il minuscolo abisso che separa i due codici, penale e morale.</i></span></span> </blockquote>
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i></i></span><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>20. Solo i dilettanti usano il verbo dilettarsi. Forse è giusto chiamarli così, visto che così si chiamano loro.</i></span></span> </blockquote>
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i></i></span><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>21. Sui premi letterari sono d’obbligo le frasi di circostanza, come ai matrimoni e ai funerali.</i></span></span> </blockquote>
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i></i></span><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>22. Nessun potente ha mai avuto tanti poteri come agli occhi di chi ne ignora i limiti.</i></span></span> </blockquote>
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i></i></span><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>23. La persona che ci nega un favore la sera ce l’avrebbe magari concesso la mattina, se l’umore fosse stato diverso.</i></span></span> </blockquote>
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i></i></span><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>24. Uno scrittore è chi è perennemente sensibile alle disgrazie del lessico.</i></span></span> </blockquote>
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i></i></span><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>25. Un proverbio siciliano recita: quando un amico non sente a una prima voce, vuol dire che una seconda non gli piace.</i></span></span> </blockquote>
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i></i></span><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>26. Il diverso ci fa sentire diversi … ed è questo che siamo disposti a perdonargli.</i></span></span> </blockquote>
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i></i></span><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>27. Penso a quanti fanno passare i doveri per favori, la scuola vera è fatta di eccezioni, rare come i professori che si rimpiangono.</i></span></span> </blockquote>
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i></i></span><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>28. Ammettere i propri errori è anche il primo alibi per ripeterli.</i></span></span> </blockquote>
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i></i></span><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>29. La vecchiaia, ha detto una volta Trockij, è stato l’evento più imprevedibile che mi sia occorso dopo i quarantacinque anni. Che per un teorico della rivoluzione permanente non è una confessione da sottovalutare.</i></span></span> </blockquote>
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i></i></span><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>30. C’è qualcosa di rituale e di ipnotico nei rimproveri familiari, compresi quelli coniugali, la certezza, attraverso l’insofferenza, della continuità.</i></span></span> </blockquote>
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i></i></span><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>31. Io credo che la cultura sia il presentimento di quello che non si sa.</i></span></span> </blockquote>
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i></i></span><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>32. È tipico degli egocentrici attribuirsi il primato non solo dei meriti, ma delle colpe.</i></span></span> </blockquote>
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i></i></span><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>33. Volete fare qualcosa di più per i vostri figli? Fate qualcosa di meno.</i></span></span> </blockquote>
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i></i></span><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>34. Ci sono offese più gravi che uno schiaffo. Basta lo sguardo, basta l’indifferenza.</i></span></span> </blockquote>
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i></i></span><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>35. Il modo più sicuro per fare cambiare idea a una persona è di rassicurarla che non la sta cambiando.</i></span></span> </blockquote>
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i></i></span><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>36. È sempre bene, quando vogliamo la solidarietà, inserire voci passive nei nostri bilanci. Gli altri ce ne saranno grati. E sappiamo che non ci vogliono così bene come quando non stiamo bene.</i></span></span> </blockquote>
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i></i></span><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>37. È l’eccesso a tradire la menzogna, la verità non ama i superlativi.</i></span></span> </blockquote>
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i></i></span><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>38. Forse preghiera e guarigione convergono, la preghiera è guarigione: non dal male, ma dalla disperazione.</i></span></span> </blockquote>
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i></i></span><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>39. I poveri avranno il regno dei cieli, non è un cambio sfavorevole. La coesistenza dei contrari è l’accesso alla conoscenza e anche alla convivenza.</i></span></span> </blockquote>
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i></i></span><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>40. L’uomo che accoglie può essere ‒ in altro tempo e in altro luogo ‒ l’uomo che respinge. Chi vive l’handicap questo lo conosce. E anche chi non lo vive.</i></span></span> </blockquote>
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i></i></span><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>41. La rapidità, nei rimproveri, è un aspetto apprezzato. L’impopolarità delle prediche, in ogni campo, è dovuta, più che alla presenza di accuse, alla loro prolissità.</i></span></span> </blockquote>
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i></i></span><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>42. Procedendo negli anni, c’è chi regredisce a inseguire una gioventù retrospettiva, i più euforici ci provano, i più stupidi ci riescono.</i></span></span> </blockquote>
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i></i></span><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>43. Noi siamo abituati al male. Il male conferma la nostra superiorità o conforta la nostra debolezza. Ci è così familiare che il bene ci sconcerta e cerchiamo di ridurlo al male.</i></span></span> </blockquote>
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i></i></span><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>44. Il bene apre le porte, non nasconde nulla, si apparta solamente per non farsi notare. Il male promette misteri, il bene è un mistero luminoso, una presenza inaccettabile.</i></span></span> </blockquote>
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i></i></span><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>45. Sto esagerando? Solo le esagerazioni ci restituiscono, nella caricatura, l’immagine in cui riconosciamo l’originale.</i></span></span> </blockquote>
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i></i></span><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>46. L’elogio del bene ha inquietato persino il sonno dei classici ed è stato l’incubo della loro veglia.</i></span></span> </blockquote>
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i></i></span><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>47. Parlare del bene è imperdonabile. Infatti non me lo perdono.</i></span></span> </blockquote>
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i></i></span><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>48. Coniugium, “tutti e due sotto lo stesso giogo”, è parola coniata dai latini, che in materia di gioghi, di coniugi e di autorità non mancavano di competenza.</i></span></span></blockquote>
</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
LaVolohttp://www.blogger.com/profile/06709752791508793054noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-605337196154207176.post-35188103929748802062018-08-03T05:17:00.000-07:002018-08-16T01:45:34.769-07:00Nati due volte, Giuseppe Pontiggia<div style="text-align: justify;">
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjJ9i1ZYi_faSEg0qm9mlABAMHptrC2IOgbgmOWbv3FfzdfYe1v5H0qr1EnbdfClZbo_866RnoI0uUt8qF_rSaEwT6swNY4bE4s-Q8921N39Nu8lXRF2jPEquWc_b0964kk66jdUT6G9Fw/s1600/800px-Giuseppe_Pontiggia_01.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="" border="0" data-original-height="1227" data-original-width="800" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjJ9i1ZYi_faSEg0qm9mlABAMHptrC2IOgbgmOWbv3FfzdfYe1v5H0qr1EnbdfClZbo_866RnoI0uUt8qF_rSaEwT6swNY4bE4s-Q8921N39Nu8lXRF2jPEquWc_b0964kk66jdUT6G9Fw/s320/800px-Giuseppe_Pontiggia_01.jpg" title="Giuseppe Pontiggia" width="208" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Giuseppe Pontiggia<br />
<i>https://it.wikipedia.org/wiki/Giuseppe_Pontiggia</i></td></tr>
</tbody></table>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Che bel libro "Nati due volte" di Giuseppe Pontiggia! Grazie a chi lo aveva proposto come lettura al nostro gruppo di Gavirate (VA). Un autore come Pontiggia meriterebbe di essere più famoso.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">In questo libro troverete tanta sostanza, molta ironia, una diffusa abilità di scrittura che rischia quasi di passare inosservata, talmente è velato l'impegno stilistico dell'autore che, come ogni vero artista di qualsiasi disciplina, fa apparire la propria arte così facile da realizzare, divertente ed accessibile a tutti.</span><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"> </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">TRAMA</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<div class="Contenutotabella" style="line-height: 15.6pt; mso-line-height-rule: exactly; text-align: justify;">
<span lang="IT"><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Il romanzo descrive il rapporto di un padre (Frigerio)
con il figlio Paolo, affetto da tetraplegia spastica distonica. Il racconto si
sviluppa dal momento della nascita di Paolo e copre un arco temporale di circa
trent'anni. Il padre (voce narrante) descrive le varie tappe di un percorso di
crescita che lo porta, insieme al figlio, ad affrontare una seconda nascita:
non è solo il bambino disabile infatti che deve essere aiutato di nuovo a
nascere, ma è anche il genitore ad aver bisogno di una rieducazione personale.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="Contenutotabella" style="line-height: 15.6pt; mso-line-height-rule: exactly; text-align: justify;">
<span lang="IT"><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Alla fine il miraggio della normalità, si rivela un
traguardo vuoto ed irraggiungibile. <o:p></o:p></span></span></div>
<div class="Contenutotabella" style="line-height: 15.6pt; mso-line-height-rule: exactly; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi55TalowtZ2b2dBq00HDi9dzSQFAyMDJXhpTUsrjm17MOKs3rXo6Y_BLchwBJmIlCUlEjOocRa3FoLABTTgvWOxLvtWFFzt0RbLkFrarDQtDM1UAKQQjlEQ9l2R220CtUCTMghTBjaUB8/s1600/20180803_123623.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1436" data-original-width="1343" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi55TalowtZ2b2dBq00HDi9dzSQFAyMDJXhpTUsrjm17MOKs3rXo6Y_BLchwBJmIlCUlEjOocRa3FoLABTTgvWOxLvtWFFzt0RbLkFrarDQtDM1UAKQQjlEQ9l2R220CtUCTMghTBjaUB8/s320/20180803_123623.jpg" width="299" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<br />
<div class="Contenutotabella" style="line-height: 15.6pt; mso-line-height-rule: exactly; text-align: justify;">
<blockquote class="tr_bq">
<span style="color: #660000;"><span lang="IT"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>L</i></span><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>a persona che ci nega un favore la sera ce l'avrebbe magari concesso la mattina, se l'umore fosse stato diverso. Nessuno ha mai potuto, né potrà mai, verificarlo. Ma sono quelle certezze ipotetiche cui dobbiamo le gioie per la nostra tempestività o le angosce per la sua mancanza. </i></span></span><span lang="IT"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>Per questo non posso sbagliare con mio suocero. </i></span></span><span lang="IT"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>Qual è il momento migliore per ottenere un favore?</i></span></span><span lang="IT"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>"Che tipo di favore?" mi chiede Franca.</i></span></span><span lang="IT"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>"Editoriale."</i></span></span><span lang="IT"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>"Mai" dice.</i></span></span><span lang="IT"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>"Bene" rispondo, rinfrancato dal viatico coniugale.</i></span></span><span lang="IT"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>"Per chi sarebbe?"</i></span></span><span lang="IT"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>"Per lo zoppo."</i></span></span><span lang="IT"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>Mi accorgo, con qualche disagio, di avere brutalmente ritorto contro di lui la minorazione di cui soffre. Di solito questo non accade a chi è coinvolto, direttamente o indirettamente, dall'handicap. </i></span></span><span lang="IT"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>Se qualcuno usa come epiteto spregiativo "spastico" o "mongoloide", si può essere certi che nessuno della sua famiglia lo è. Le disgrazie, fra i tanti effetti, ne hanno alcuni linguistici immediati, ci rendono sensibili al lessico interessato dal problema. </i></span></span></span></blockquote>
<span lang="IT"><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></span>
<span lang="IT"><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Il romanzo è semi-autobiografico; lo
scrittore, padre di un ragazzo disabile, afferma in un'intervista: “Sono
presente in questo narratore non come io autobiografico ma come io ideale [...]
Le cose che lui dice sono cose che io condivido, quasi sempre. Io ho attinto
moltissimo dall'esperienza vissuta […] Molta è la parte inventata, modificata.”<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="Contenutotabella" style="line-height: 15.6pt;">
<span lang="IT"><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Oltre al tema forte, colpisce l'abilità di scrittura di
Pontiggia. In particolare:<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="Contenutotabella" style="line-height: 15.6pt;">
<span lang="IT"><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">- la leggerezza e l'umorismo con cui l'autore affronta la
questione della disabilità ed altri argomenti fondamentali che attorno ad essa
si sviluppano (come ad esempio la normalità, la socialità e la fede);<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="Contenutotabella" style="line-height: 15.6pt;">
<span lang="IT"><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">- il linguaggio essenziale, ricercato eppure
coinvolgente;<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="Contenutotabella" style="line-height: 15.6pt;">
<span lang="IT"><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">- gli aforismi, che punteggiano ed illuminano con la loro
chiarezza lo sviluppo della trama.</span></span></div>
<blockquote class="tr_bq" style="line-height: 15.6pt;">
<i><span style="color: #660000; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Che la nevrosi attragga, intensifichi e soddisfi un’altra nevrosi è confermato dalla durata di molti matrimoni. </span></i></blockquote>
<blockquote class="tr_bq" style="line-height: 15.6pt;">
<i><span style="color: #660000; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Nel rispetto della disciplina, c’è una parola superflua ed è disciplina. Rispetto basterebbe. </span></i></blockquote>
<blockquote class="tr_bq" style="line-height: 15.6pt;">
<i><span style="color: #660000; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Quasi tutte le ferite si rimarginano, ma nell'inconscio sanguinano tutta la vita.</span></i></blockquote>
<div class="Contenutotabella" style="line-height: 15.6pt;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Se siete interessati a leggere altri <b>aforismi</b> tratti da quest'opera <a href="https://ovunquelibri.blogspot.com/2018/08/aforismi-di-giuseppe-pontiggia-in-nati.html">cliccate qui</a>. </span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="Contenutotabella" style="line-height: 15.6pt;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Per le sue qualità, "Nati due volte" penso sia un libro da consigliare a
tutti, in particolare a chi è genitore. Una “seconda nascita” è un processo che
ogni madre ed ogni padre dovrebbero affrontare, per accettare/vedere il proprio
figlio così com'è senza volerlo trasformare o ridurlo ad una proiezione di un
figlio perfetto.</span></div>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span lang="IT" style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">L'autore
stesso afferma che il momento di svolta nei confronti della disabilità del
figlio si è verificato quando lui ha smesso di pensare a quello che mancava al figlio ed ha invece iniziato a concentrarsi su quello che il figlio aveva.</span></span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">APPROFONDIMENTI</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Nel
2004 esce per la collana I Meridiani Mondadori una raccolta di tutti i libri di
Pontiggia (narrativa, saggistica, raccolte aforistiche): <a href="https://www.oscarmondadori.it/libri/opere-giuseppe-pontiggia/">Opere - Giuseppe Pontiggia</a>.</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Di
seguito, un breve estratto di un'intervista a Daniela Marcheschi, curatrice
di questo meridiano:</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">“[...]Perché era uno scrittore che rifletteva
sul senso dei generi e che lavorava sullo stile. […] È
il caso per esempio del lavoro di Pontiggia sull'aforisma, cui dedica, tra
l’altro, <i>Il raggio d’ombra</i>. Dopo
averlo provato, Pontiggia ripropone l’aforisma nella narrativa, nell'ambito di
un percorso unitario. Pontiggia è uno scrittore che conosce la tecnica e la
sfrutta, giocando con la forma, come solo i grandi scrittori sanno fare.”</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span lang="IT"><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Per leggere l'intervista
completa di Valeria Merola a Daniela Marcheschi nel sito Rai Cultura</span></span> <a href="http://www.letteratura.rai.it/articoli-programma/marcheschi-la-pagina-luminosa-di-pontiggia/1349/default.aspx">cliccate qui</a>.</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Sempre nel portale Rai Cultura, trovate questa intervista a Pontiggia: <a href="http://www.letteratura.rai.it/articoli/giuseppe-pontiggia-si-racconta/22203/default.aspx">cliccate qui</a> per ascoltarla.</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span lang="IT">
</span></span>
<br />
<div class="Contenutotabella" style="line-height: 15.6pt;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span lang="IT"><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></span></span></div>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span lang="IT">
</span></span>
<br />
<div class="Contenutotabella" style="line-height: 15.6pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span lang="IT"><span lang="IT" style="color: #222222; font-size: 11pt;"><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></span></span></span></div>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span lang="IT">
</span></span></div>
LaVolohttp://www.blogger.com/profile/06709752791508793054noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-605337196154207176.post-81215795769377420952018-07-27T06:12:00.001-07:002018-07-27T06:12:17.540-07:00Un libro del cuore: Canto della pianura, Kent Haruf<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Ci sono libri letti per caso e dei quali poi ci si innamora, immediatamente. A volte senza nemmeno capire per quale motivo proprio quel romanzo è arrivato dove altri libri magari più belli, famosi o avvincenti hanno fallito. Alla fine, a rendere un libro speciale, è la sua capacità di far vibrare quelle corde dell'anima di cui parlavamo nel primo articolo dedicato ai nostri libri del cuore (<a href="https://ovunquelibri.blogspot.com/2018/07/un-libro-del-cuore-sorelle-materassi.html">clicca qui</a> per leggere l'articolo).</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">A me è capitato con Haruf, dopo aver letto <a href="http://www.nneditore.it/libri/canto-della-pianura/">Canto della pianura</a>. Lo consiglio a chi odia il frastuono o a chi desidera prendersi una pausa dal caos quotidiano in cui siamo immersi, costretti a ritmi di vita frenetici e letture veloci - di social network, siti web, giornali - spizzicate nei dieci/quindici minuti di una pausa o durante un'attività alla quale non riusciamo più a dedicare tutta la nostra attenzione (tipo guidare?!). In un mondo che grida, Haruf sussurra. </span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhHvwjKu9kVvBiodAySKcPl_A02doBMnctxkuYu1L87XvX5YM5rjoYzPDQHfzCSVSGa85pNl9DZnmVCgI4bAzVmucIT1MyhkqQx-9tssLC_sMN_56FvxGWZDStlZNmgMrznwJsigwIP52g/s1600/20180726_170310.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="" border="0" data-original-height="1411" data-original-width="1600" height="282" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhHvwjKu9kVvBiodAySKcPl_A02doBMnctxkuYu1L87XvX5YM5rjoYzPDQHfzCSVSGa85pNl9DZnmVCgI4bAzVmucIT1MyhkqQx-9tssLC_sMN_56FvxGWZDStlZNmgMrznwJsigwIP52g/s320/20180726_170310.jpg" title="Libro del cuore gruppo lettura gavirate" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Aggiungi didascalia</td></tr>
</tbody></table>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhvZh1UayylAQ9hCxj6kfTKqOfCWiVnFY8IL9EeWaf1CJwvj5yEyfQxRloNGBBaX80dgJwZ0v7LwXUmi0_1kNiqjWtb56hTF3uQ8yDPmCfFcWBEGN4DvluW7kyka3tOpahrE3HXkiZbfKY/s1600/9788899253240_0_0_300_75.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><img border="0" data-original-height="300" data-original-width="193" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhvZh1UayylAQ9hCxj6kfTKqOfCWiVnFY8IL9EeWaf1CJwvj5yEyfQxRloNGBBaX80dgJwZ0v7LwXUmi0_1kNiqjWtb56hTF3uQ8yDPmCfFcWBEGN4DvluW7kyka3tOpahrE3HXkiZbfKY/s1600/9788899253240_0_0_300_75.jpg" /></span></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span lang="IT">TRAMA:</span></span></div>
<div>
<div class="Standard" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span lang="IT"><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Il
romanzo è ambientato nella fittizia cittadina di Holt, Colorado. Le vite di più
personaggi si intrecciano e si susseguono nella narrazione: Tom Guthrie,
insegnante di storia al liceo che si occupa da solo dei suoi bambini Ike e
Bobby, sua moglie, che soffre di depressione e non riesce a prendersi cura dei
figli, Victoria Roubideaux, una sedicenne che scopre di essere incinta e viene
cacciata dalla madre, i fratelli McPheron, una solitaria coppia di anziani
allevatori di bestiame, che hanno dedicato la loro vita alle vacche e faticano
a relazionarsi con gli altri. Le storie descritte sono accomunate dal tema
dell'abbandono e mostrano come sia possibile, a volte, instaurare con estranei,
legami affettivi più forti di quelli familiari.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="Standard" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">PERCHÉ LEGGERE "CANTO DELLA PIANURA" </span></div>
<div class="Standard" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span lang="IT"><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Ho
amato l'ambientazione del romanzo: la desolante pianura americana, ricca di
allevamenti di bestiame e di cavalli. Un ambiente provinciale duro, così ben
rappresentato dalla penna dell'autore che riduce all'osso le frasi, paralizza
il tempo, come se volesse farci sentire il silenzio della natura e della
cittadina che fa da sfondo alle azioni dei personaggi: il vento che soffia
forte, le case in legno che cigolano, i lampioni giallastri che ronzano la
sera, le vacche che ruminano.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="Standard" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="Standard" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span lang="IT"><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">L'ambiente
scarno rappresenta un ottimo sfondo alle manifestazioni dei sentimenti, non
importa se positivi o negativi, comunque sempre caratterizzati dalla stessa
crudezza: il rifiuto della madre di rimanere accanto a Victoria, il disperato
tentativo da parte di Ike e Bobby di aiutare la loro mamma depressa o la
tenerezza dei vecchi e burberi allevatori nell'accudire la ragazza incinta.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="Standard" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="Standard" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span lang="IT"><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">In particolare, i fratelli Mc Pheron e Maggie Jones mi hanno proprio
conquistata. Tre personaggi buoni e semplici: gli anziani fratelli tenerissimi
nella loro maniera impacciata di aprirsi all'affetto e alla vita e Maggie una
donna forte e pratica; tutti pronti a fare del bene, senza un minimo di esitazione.</span></span></div>
<div class="Standard" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhorFIx-ftYXJIPfYpXlJW-AIuUT4QoQkglr5oDspza_nTYQHJLzqT_tjbxpvpK8C01nI475K7bFbgltEJUawNkcvSXQHIREPEm7oJkB5vzJXoMANiy9TkK4fLyF9wtgoBgIO47mnO6Gyk/s1600/3660-3.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="313" data-original-width="201" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhorFIx-ftYXJIPfYpXlJW-AIuUT4QoQkglr5oDspza_nTYQHJLzqT_tjbxpvpK8C01nI475K7bFbgltEJUawNkcvSXQHIREPEm7oJkB5vzJXoMANiy9TkK4fLyF9wtgoBgIO47mnO6Gyk/s200/3660-3.jpg" width="128" /></a><span lang="IT"><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Piccola
curiosità: sono arrivata a questo romanzo per caso. Senza averlo letto l'ho
consigliato ad un'amica, perché viene portato ad esempio nel libro <a href="https://sellerio.it/it/catalogo/Curarsi-Libri-Rimedi-Letterari-Ogni-Malanno/Berthoud-Susan-Elderkin/5756">"Curarsi con i libri. Rimedi letterari per ogni malanno"</a> Ella Berthoud Susan Elderkin, Sellerio editore, alla voce ABBANDONO.</span></span><br />
<span lang="IT"><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Tra l'altro, consiglio la lettura di questo manuale agli appassionati lettori sempre curiosi di scovare qualche nuova opera da leggere. L'edizione italiana è curata da Fabio Stassi (di cui abbiamo letto "La lettrice scomparsa" insieme al gruppo lettura), che ha aggiunto al testo originale qualche autore nostrano e qualche problematica tipica del nostro Paese. </span></span></div>
</div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
<blockquote>
<span style="color: #351c75; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>L'abbandono è un tema centrale di Canto della pianura...</i></span></blockquote>
<blockquote>
<span style="color: #351c75; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>(...) Mentre osserviamo la comunità che si anima e ben presto diventa una famiglia allargata (...) ci rendiamo conto di come il sostegno possa arrivare da luoghi assai sorprendenti.</i></span></blockquote>
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Se ti interessano i "libri del cuore" del gruppo di lettura di Gavirate, basta seguire questi link:</span><br />
<br />
<ul>
<li><span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><a href="https://ovunquelibri.blogspot.com/2018/07/un-libro-del-cuore-sorelle-materassi.html">Sorelle Materassi, Aldo Palazzeschi</a></span></li>
<li><a href="https://ovunquelibri.blogspot.com/2018/07/un-libro-del-cuore-il-berretto-sonagli.html"><span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Il berretto a sonagli , Luigi Pirandello</span></a></li>
</ul>
<br />
</div>
</div>
LaVolohttp://www.blogger.com/profile/06709752791508793054noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-605337196154207176.post-17395548021114458792018-07-21T03:56:00.000-07:002018-07-21T03:56:39.720-07:00Cristo si è fermato a Eboli, Carlo Levi<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhp5IoT1A4HccWZFS9KoDYJB9YcvragkzTknp55zjGZ8u-JpE14Xw7PsBaYbQ310vEX21t1N1B-oeJXst6cTelukpv5WOWIgpZ_au72_zlkuTKRx0o2XnxGtzGI-joBqGMve6cmCv4wVJM/s1600/cristosiefermatoaeboli.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="1545" data-original-width="1000" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhp5IoT1A4HccWZFS9KoDYJB9YcvragkzTknp55zjGZ8u-JpE14Xw7PsBaYbQ310vEX21t1N1B-oeJXst6cTelukpv5WOWIgpZ_au72_zlkuTKRx0o2XnxGtzGI-joBqGMve6cmCv4wVJM/s200/cristosiefermatoaeboli.jpg" width="129" /></a></div>
<span style="font-family: inherit;"><span style="text-align: justify;"><span lang="IT">Ecco un romanzo che sono davvero felice di aver letto lo scorso anno insieme al gruppo lettura. Lo considero una lettura impegnativa, che mi sento comunque di consigliare a tutti sia per la scrittura sublime di <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Carlo_Levi">Carlo Levi</a> (chiunque sia in grado di leggere un testo in italiano non dovrebbe perderselo!), sia per il tema trattato: r</span></span><span style="text-align: justify;">icco di intuizioni sulla
realtà del sud Italia, che trovo - purtroppo - attualissime. Ne consiglierei in particolare la lettura ad ogni politico italiano, per lo sguardo
intelligente e ben esposto sul nostro passato non troppo lontano.</span></span><br />
<div class="Standard" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<i><span lang="IT" style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></i></div>
<div class="Standard" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<div class="Standard">
<span style="font-family: inherit;"><b><span lang="IT"><a href="http://www.einaudi.it/libri/libro/carlo-levi/cristo-si-fermato-a-eboli/978880621934">Cristo si è fermato a Eboli</a></span></b><span lang="IT"> è un romanzo autobiografico,
pubblicato nel 1945. L'autore,
condannato per antifascismo, descrive nel libro la sua vita da confinato
politico in un piccolo paese della Lucania durante gli anni 1935-1936. Grazie
alla sua professione di medico, Levi entra immediatamente in contatto con i
contadini del luogo, che a lui si affidano istintivamente e con il quale sentono di condividere la condizione di
“vittima” dello Stato.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="Standard">
<span style="font-family: inherit;"><span lang="IT"><br /></span></span></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiV0vx2S7AREt8CohAn_P50_VPlZ0zvDSN2blNI5D1UEgwueu_EMaR0Ov6hNroynzzt0FKOZkZYPlquiiTbJCYoLOaBmjyA08RVcmZ8GDXwmwoEnNIF-0HhkAhAhG7dKnQnc65uFWRqOT8/s1600/IMG-20180716-WA0002.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="" border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1200" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiV0vx2S7AREt8CohAn_P50_VPlZ0zvDSN2blNI5D1UEgwueu_EMaR0Ov6hNroynzzt0FKOZkZYPlquiiTbJCYoLOaBmjyA08RVcmZ8GDXwmwoEnNIF-0HhkAhAhG7dKnQnc65uFWRqOT8/s400/IMG-20180716-WA0002.jpg" title="Aliano Carlo Levi Cristo si e fermato a eboli" width="300" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Aliano, casa di Carlo Levi (foto di Letizia, luglio 2018)</i></td></tr>
</tbody></table>
<div class="Standard">
<br /></div>
<div class="Standard">
<span lang="IT"><span style="font-family: inherit;">L'opera di Levi è in realtà
più di un romanzo autobiografico: alla cronaca del soggiorno nel paese di
Aliano (nel libro “Gagliano”, nome ripreso dal suono del dialetto locale), si
alternano riflessioni personali, pagine in stile memoir, parti redatte sotto
forma di saggio politico e sociologico.</span></span></div>
<div class="Standard">
<br /></div>
</div>
<div class="Standard" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span lang="IT"><span style="font-family: inherit;">Quello che più mi ha colpito in questo romanzo sono le <b>descrizioni
dei personaggi</b>. Le parole utilizzate dall'autore-pittore Levi paiono
pennellate precise, vigorose che offrono con esattezza al lettore una chiara e
vivida immagine della persona descritta:<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="Standard" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<br /></div>
<div class="Standard" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span lang="IT"><span style="font-family: inherit;">Don Luigi Magalone </span></span></div>
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span lang="IT"><i><span style="color: #0b5394; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">È un giovanotto
alto, grosso e grasso, con un ciuffo di capelli neri e unti che gli piovono in
disordine sulla fronte, un viso giallo e imberbe da luna piena, e degli
occhietti neri e maligni, pieni di falsità e di soddisfazione.</span></i></span></blockquote>
<div class="Standard" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span lang="IT"><span style="font-family: inherit;">Don Pasquale Cuscianna </span></span></div>
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span lang="IT"><i><span style="color: #0b5394; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Era
un vecchio grasso, pesante e sordo, goloso e avidissimo come un enorme baco da
seta.</span></i></span></blockquote>
<div class="Standard" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span lang="IT"><span style="font-family: inherit;">Giulia </span></span></div>
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span lang="IT"><i><span style="color: #0b5394; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Fredda, impassibile
e animalesca, la strega contadina era una serva fedele.</span></i></span></blockquote>
<br />
<div class="Standard" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span lang="IT"><span style="font-family: inherit;">Dalla penna di Levi, emergono
con evidenza:</span></span><br />
<span lang="IT"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></span></div>
<div class="Standard" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span lang="IT"><span style="font-family: inherit;">- uno <u>Stato assente</u>,
del quale i contadini diffidano perché <i>“quelli di Roma non avevano
l'abitudine di far qualcosa per loro”</i>;</span></span><br />
<span style="font-family: inherit;">- una </span><u style="font-family: inherit;">piccola borghesia</u><span style="font-family: inherit;">
che detiene il potere, ma lo utilizza solo a proprio favore. Secondo Levi
questa piccola borghesia rappresenta il problema principale dei paesi rurali
come Aliano e la descrive in questo modo nelle sue pagine:</span></div>
<div class="Standard" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<blockquote class="tr_bq">
<span style="font-family: inherit;"><i><span lang="IT" style="color: #0b5394; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">(..) i signori, li avevo
ormai fin troppo conosciuti, e sentivo con ribrezzo il contatto attaccaticcio
della assurda tela di ragno della loro vita quotidiana; polveroso nodo senza mistero,
di interessi, di passioni miserabili, di noia, di avida impotenza, e di
miseria.</span></i></span></blockquote>
</div>
<div class="Standard" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: inherit;">- una </span><u style="font-family: inherit;">classe contadina</u><span style="font-family: inherit;">
forte e rassegnata, costretta a vivere in condizioni estreme, in balìa di una
natura spietata, di una terra per lo più brulla, i cui unici campi da coltivare
si trovano in piccole zone paludose infestate dalla malaria e i cui pochi
frutti vengono tassati da uno Stato per il resto assente. Leggendo il libro è
facile comprendere come mai questi contadini, che lottano quotidianamente per
la sopravvivenza, siano più vicini al mondo animale e pagano che a quello
organizzato della religione o dell'attività politica: per loro sovrana è la
legge misteriosa e spietata della natura.</span></div>
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span lang="IT"><i><span lang="IT" style="color: #0b5394; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Tutto per i contadini, ha un doppio senso. La donna-vacca, l'uomo-lupo, il Barone-leone, la capra-diavolo non sono che immagini particolarmente fissate e rilevanti: ma ogni persona, ogni albero, ogni animale, ogni oggetto, ogni parola partecipa di questa ambiguità. La ragione soltanto ha un senso univoco, e, come lei, la religione e la storia. Ma il senso dell'esistenza, come quello dell'arte e del linguaggio e dell'amore, è molteplice, all'infinito. Nel mondo dei contadini non c'è posto per la ragione, per la religione e per la storia. Non c'è posto per la religione, appunto perché tutto partecipa della divinità, perché tutto è, realmente e non simbolicamente, divino, il cielo come gli animali, Cristo come la capra. Tutto è magia naturale. Anche le cerimonie della chiesa diventano dei riti pagani, celebratori della indifferenziata esistenza delle cose, degli infiniti terrestri dèi del villaggio.</span></i></span></blockquote>
<br />LaVolohttp://www.blogger.com/profile/06709752791508793054noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-605337196154207176.post-4205063849372947512018-07-16T04:18:00.001-07:002018-07-16T04:18:30.756-07:00Un libro del cuore: Il berretto a sonagli, Luigi Pirandello<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Oggi ospitiamo la recensione di Marco che ci porta uno dei suoi libri del cuore: "Il berretto a sonagli" di Luigi Pirandello. Come gruppo lettura, abbiamo letto l'opera teatrale proprio questo inverno, insieme al romanzo "Uno, nessuno e centomila". Prima di lasciare spazio a Marco, vi riporto un estratto da questa <i>pièce</i> in cui uno dei personaggi principali descrive la "teoria delle tre corde":</span></div>
<blockquote class="tr_bq">
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Ciampa: (...). Deve sapere che abbiamo tutti come tre corde d'orologio in testa. Con la mano destra chiusa come se tenesse tra l'indice e il pollice una chiavetta, fa l'atto di dare una mandata prima sulla tempia destra, poi in mezzo alla fronte, poi sulla tempia sinistra. La seria, la civile, la pazza. Sopra tutto, dovendo vivere in società, ci serve la civile; per cui sta qua, in mezzo alla fronte. - Ci mangeremmo tutti, signora mia, l'un l'altro, come tanti cani arrabbiati. - Non si può. - Io mi mangerei - per modo d'esempio - il signor Fifì. - Non si può. E che faccio allora? Do una giratina così alla corda civile e gli vado innanzi con cera sorridente, la mano protesa: - "Oh quanto m'è grato vedervi, caro il mio signor Fifì!". Capisce, signora? Ma può venire il momento che le acque s'intorbidano. E allora... allora io cerco, prima, di girare qua la corda seria, per chiarire, rimettere le cose a posto, dare le mie ragioni, dire quattro e quattr'otto, senza tante storie, quello che devo. Che se poi non mi riesce in nessun modo, sferro, signora, la corda pazza, perdo la vista degli occhi e non so più quello che faccio!</span></i></div>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><i></i></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<i><i><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Fifì: Benissimo! Benissimo! Bravo, Ciampa!</span></i></i></div>
<i><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">
</span><div style="text-align: justify;">
<i><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Ciampa: Lei, signora, in questo momento, mi perdoni, deve aver girato ben bene in sé - per gli affari suoi - (non voglio sapere) - o la corda seria o la corda pazza, che le fanno dentro un brontolio di cento calabroni! Intanto, vorrebbe parlare con me con la corda civile. Che ne segue? Ne segue che le parole che le escono di bocca sono sì della corda civile, ma vengono fuori stonate. Mi spiego? (...) </span></i></div>
</i></blockquote>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj67gKRrQYU4cwoP3IC8pIQFbDxc6VIVewgqziHpy71G8bufIQPIbwlyDoVWJkOSFyyFGkUYdY0M8g-EKLta0isffs7rs3NxWNYumIpoIwS5nZCsHn2bR17q2bTB-bjG4_-BGu0V8Jpw7Y/s1600/berretto.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="614" data-original-width="360" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj67gKRrQYU4cwoP3IC8pIQFbDxc6VIVewgqziHpy71G8bufIQPIbwlyDoVWJkOSFyyFGkUYdY0M8g-EKLta0isffs7rs3NxWNYumIpoIwS5nZCsHn2bR17q2bTB-bjG4_-BGu0V8Jpw7Y/s320/berretto.jpg" width="187" /></a></div>
<div class="Standard" style="line-height: 150%;">
<span lang="IT" style="font-family: inherit; mso-bidi-font-weight: bold;">TRAMA:<o:p></o:p></span></div>
<div class="Standard" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span lang="IT" style="font-family: inherit; mso-bidi-font-weight: bold;">Opera teatrale in due atti. La scena intera si
svolge in casa Fiorica. <o:p></o:p></span></div>
<div class="Standard" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span lang="IT" style="font-family: inherit; mso-bidi-font-weight: bold;">La commedia inizia con Beatrice Fiorica che piange;
l’intenzione della donna è di rendere pubblica la relazione di suo marito, il
cavaliere Fiorica, con Nina, la moglie di Ciampa. <o:p></o:p></span></div>
<div class="Standard" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span lang="IT" style="font-family: inherit; mso-bidi-font-weight: bold;">La signora Beatrice è comandata dalla gelosia, senza
pensare alle conseguenze di tale gesto; Fana, servitrice di Beatrice e la
Saracena tentano di dissuaderla, ma lei manda a chiamare il delegato Spanò e lo
scrivano Ciampa, ignorando i loro ammonimenti. <o:p></o:p></span></div>
<div class="Standard" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span lang="IT" style="font-family: inherit; mso-bidi-font-weight: bold;">Appare in scena Fifì che ignaro di ciò che sta
accadendo capisce che la sorella sta tramando qualcosa ma non riesce a capire
cosa; ad ogni modo Fifì restituisce i soldi alla sorella e con quei soldi
Beatrice invia Ciampa a Palermo, a riscattare i gioielli che la signora Fiorica
aveva messo in pegno per dare i soldi al fratello. <o:p></o:p></span></div>
<div class="Standard" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span lang="IT" style="font-family: inherit; mso-bidi-font-weight: bold;">Nel frattempo, Beatrice sporge denuncia al delegato
Spanò, amico di famiglia, che invano cerca di dissuaderla; con questa denuncia
fa cogliere in flagrante adulterio suo marito e la signora Ciampa. <o:p></o:p></span></div>
<div class="Standard" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span lang="IT" style="font-family: inherit; mso-bidi-font-weight: bold;">L’arresto dei due amanti scatena una vera e propria
tempesta in famiglia: la madre Assunta e il fratello di Beatrice la
rimproverano violentemente, accusandola di non essersi resa conto delle
conseguenze catastrofiche del suo atto, che provocando uno scandalo, ha
gettato il discredito sull’intera famiglia. <o:p></o:p></span></div>
<div class="Standard" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span lang="IT" style="font-family: inherit; mso-bidi-font-weight: bold;">È necessario, ora, correre ai ripari: il delegato
Spanò farà in modo di dimostrare che fra i due non v’è alcun rapporto; questo
rimedio va bene a tutti ma non a Ciampa, il quale si crede certo che la gente
non crederà a una soluzione così accomodante. <o:p></o:p></span></div>
<div class="Standard" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span lang="IT" style="font-family: inherit; mso-bidi-font-weight: bold;">Ciampa accusa animosamente la signora Beatrice,
dicendole di aver agito per esercitare la sua vendetta senza pensare a lui e al
suo onore; l’accusa di aver preso il suo pupo, di averlo calpestato e di
avergli imposto il cappello a sonagli, il ridicolo cappello da buffone. <o:p></o:p></span></div>
<div class="Standard" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span lang="IT" style="font-family: inherit; mso-bidi-font-weight: bold;">Per riconquistare la stima del paese Ciampa sarà
costretto ad ammazzare sua moglie e il cavalier Fiorica. Tra l’agitazione di
tutti una soluzione possibile gli riaffiora alla mente: l’unico modo per
salvare la faccia, sua, di sua moglie e del suo superiore è che la signora
Beatrice risulti pazza. <o:p></o:p></span></div>
<div class="Standard" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span lang="IT" style="font-family: inherit; mso-bidi-font-weight: bold;">La folle sarà così immediatamente ricoverata in una
casa di cura. Vi si tratterrà due o tre mesi, poi tornerà ritrovando tutto a
posto come prima. La madre, il fratello, il delegato amico, tutti aderiscono a
questa soluzione che, per ristabilire l’ordine apparente sacrifica l’unica
persona che dice la verità.</span></div>
<div class="Standard" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg3hHNVKFvs-9bl7C4eBHGLMDeNI0v-A2XgkCGw3j3XW9RLqAnDf9Q9WsggtuNT3Me2HrbZAEuvE223tATAvc-44RT-CsNRaeFtGc0ldWUMMF40OEOfmu63wQfbLHNMK1hrLH7Ld22rO-E/s1600/Ancona+3.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1068" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg3hHNVKFvs-9bl7C4eBHGLMDeNI0v-A2XgkCGw3j3XW9RLqAnDf9Q9WsggtuNT3Me2HrbZAEuvE223tATAvc-44RT-CsNRaeFtGc0ldWUMMF40OEOfmu63wQfbLHNMK1hrLH7Ld22rO-E/s320/Ancona+3.jpg" width="213" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Marco Vergottini</td></tr>
</tbody></table>
</div>
<div class="Standard" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: inherit;"><span lang="IT" style="font-family: "century schoolbook" , serif; mso-bidi-font-weight: bold;">PERCHÉ</span><span lang="IT" style="font-family: "century schoolbook" , serif;"> LEGGERE “BERRETTO A SONAGLI”</span><span lang="IT"><o:p></o:p></span></span></div>
<div class="Standard" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span lang="IT" style="font-family: inherit;">Consiglio di leggere il «Berretto a sonagli» di
Luigi Pirandello, perché tragicamente mette in scena uno spicchio di mondo
improntato all’ipocrisia e al falso perbenismo: “certe cose” si possono anche
fare, ma con la massima discrezione e a condizione che non siano mai rivelate…
a meno che, chi lo faccia, non sia un pazzo, uno che si mette sul capo un
berretto a sonagli. Nel passaggio della rappresentazione Ciampa (il
"cornuto" realista) dice a Beatrice (la "cornificata"
ribelle) che ci sono tre corde d’orologio a cui poter attingere: quella seria,
quella civile e la pazzia. E paradossalmente - secondo Pirandello -
«verità» fa rima proprio con «pazzia» …<o:p></o:p></span></div>
<div class="Standard" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<span style="font-family: inherit;"><br /></span>
<div class="Standard" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: inherit;"><span lang="IT" style="font-family: "century schoolbook" , serif; mso-bidi-font-weight: bold;">*** Per Leonardo Sciascia, <i>Il berretto a sonagli</i>, costituisce «la più perfetta commedia di
Pirandello».</span><span lang="IT"><o:p></o:p></span></span></div>
<br />
<br />LaVolohttp://www.blogger.com/profile/06709752791508793054noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-605337196154207176.post-79644412351134417252018-07-13T03:21:00.000-07:002018-07-13T03:21:15.005-07:00Prima di leggere Anna Karenina: Vita di Tolstoj, Romain Rolland <div style="text-align: justify;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhXFNtZJCl2GvmSAN712vvq-7nbVOrlxd9hoVAWk-3mRAr6VuLjqYwB21EFU-OcfjB7Qyxlad_0yiocWCjtnRw1342HLgUEdQob160wFdeBl4twbJzcKJIe8iei1DsvN3nOzFv52Fixitw/s1600/20180713_115418.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1104" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhXFNtZJCl2GvmSAN712vvq-7nbVOrlxd9hoVAWk-3mRAr6VuLjqYwB21EFU-OcfjB7Qyxlad_0yiocWCjtnRw1342HLgUEdQob160wFdeBl4twbJzcKJIe8iei1DsvN3nOzFv52Fixitw/s200/20180713_115418.jpg" width="136" /></a><br />
Questa volta l'ho presa larga: prima di dedicarmi ad "Anna Karenina", ho pensato di leggere "Vita di Tolstoj" di <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Romain_Rolland">Romain Rolland</a> (premio Nobel per la letteratura nel 1915 nonché, fin dalla sua adolescenza, appassionato ammiratore dello scrittore russo); un piccolo e impolverato testo edito da Rizzoli nel 1951, venduto all'epoca al costo di "LIRE CENTOQUARANTA" (scritto proprio così, in stampatello maiuscolo sul retro di copertina!) ed approdato per caso nella mia libreria qualche mese fa, recuperato da una di quelle cassette che mettono a disposizione i libri per chiunque li voglia leggere. Stavo solo aspettando il momento giusto!<br />
<br />
<blockquote class="tr_bq">
<i><b><span style="color: #444444; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Fra tutti coloro - e sono numerosi in Francia - per i quali Tolstoj fu, ben più di un artista amato, un amico, il migliore, e, per molti, il solo amico vero in tutta l'arte europea, io ho voluto recare a questa memoria sacra il mio tributo di riconoscenza e di amore. </span></b></i></blockquote>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhBRrPF3sQdlRlBwdADR7YnYPNSUaL5HgZNCZYKfOgy4Fp-h34ujF5HCnPIrbV2rWrDBRWDDIBJEmitQ9vtwsLPXRYP8XKsuD_TLY298DMpyr1E5SwUbQBwPpnss2bbCYyvORt6dWbdibs/s1600/20180710_113745+%25281%2529.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1075" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhBRrPF3sQdlRlBwdADR7YnYPNSUaL5HgZNCZYKfOgy4Fp-h34ujF5HCnPIrbV2rWrDBRWDDIBJEmitQ9vtwsLPXRYP8XKsuD_TLY298DMpyr1E5SwUbQBwPpnss2bbCYyvORt6dWbdibs/s640/20180710_113745+%25281%2529.jpg" title="Anna Karenina, L. Tolstoj Romain Rolland vita di tolstoi" width="427" /></a></div>
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
In particolare, vorrei condividere con voi la scoperta di quanto la moglie Sonia sia stata importante per la produzione letteraria di Tolstoj; forse, senza il suo sostegno, "Guerra e pace" e "Anna Karenina" non avrebbero raggiunto la maestosità letteraria che accomuna questi capolavori.<br />
<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh3yLViIAbtCax2UBG5CvN5gl2b__uyBOeuj5bZLjRkZubWAIotoHgcLM3tEA09DbqmGLezoHqiQHirSSzj2puikQxMEwzEdzVS3joduLN9uWASzfh_324MLzKHqLxp38XejUfNkiwPlHA/s1600/Sofia_Tolstaya%252C_1875.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="" border="0" data-original-height="600" data-original-width="592" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh3yLViIAbtCax2UBG5CvN5gl2b__uyBOeuj5bZLjRkZubWAIotoHgcLM3tEA09DbqmGLezoHqiQHirSSzj2puikQxMEwzEdzVS3joduLN9uWASzfh_324MLzKHqLxp38XejUfNkiwPlHA/s320/Sofia_Tolstaya%252C_1875.jpg" title="Sof'ja Tolstaja" width="312" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="font-size: 12.8px;"><i><br /></i></span>
<span style="font-size: 12.8px;"><i>Sof'ja Andrèevna Bers moglie di Tolstoj<br />(Fonte: http://www.wikiwand.com/it/Sof%27ja_Tolstaja)</i></span></td></tr>
</tbody></table>
Sòf'ja Andrèevna Bers (detta anche Sonia) entra nella vita dell'autore in un forte momento di crisi e per quasi quindici anni, riesce a portare pace nell'animo tormentato di Tolstoj, sostenendo e assecondando in tutti i modi possibili il genio dello scrittore:<br />
<i><br /></i>
<b><span style="color: #444444; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>Più avanti, narrò in Anna Karenin come aveva fatto la sua dichiarazione a Sofia Bers e come lei gli aveva risposto, disegnando tutt'e due col gesso, su una tavola, le iniziali delle parole che non osavano dire.</i><i></i></span></b><br />
<div style="display: inline !important; text-align: justify;">
<i><b><span style="color: #444444; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Come Levin in Anna Karenin, egli ebbe la crudele lealtà di consegnare il suo Diario intimo alla fidanzata, perché non ignorasse nulla delle sue vergogne passate; e, come Kitty in Anna, Sofia ne risentì un amaro dolore.</span></b></i></div>
</div>
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
</blockquote>
<div style="text-align: justify;">
<br />
Il matrimonio fra i due innamorati avviene il 23 settembre 1862 (Sonia è diciottenne e Lev ha trentaquattro anni), in un momento in cui Tolstoj si sente particolarmente stanco, insoddisfatto di sé e della propria vita. </div>
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
<i><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><b><span style="color: #444444;">L'influenza personale della contessa Tolstoj fu preziosa per l'arte. Fornita di buone doti letterarie, ella era, come dice, "una vera moglie di scrittore", tanto si prendeva a cuore l'opera del marito. Lavorava con lui, scriveva sotto la sua dettatura, ricopiava le sue minute. Cercava di difenderlo contro il suo demone religioso, questo temibile spirito che già alitava a tratti, la morte dell'arte. Cercava che la sua porta fosse chiusa alle utopie sociali. Rinfocolava in lui il genio creatore. Fece di più: recò a questo genio la ricchezza nuova della sua anima femminile.</span></b> </span> </i></blockquote>
<div style="text-align: justify;">
E ancora:</div>
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
<i><b><span style="color: #444444; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Piace credere che la contessa Tolstoj non sia servita a suo marito di modello soltanto per Natascia, in Guerra e pace, e per Kitty, in Anna Karenin, ma che, per mezzo delle sue confidenze e della sua propria visione, abbia potuto essergli preziosa e discreta collaboratrice. Certe pagine di Anna Karenin mi sembrano rivelare una mano di donna.<br />Grazie al beneficio di questa unione, Tolstoj godette, per dieci o quindici anni, una pace e una sicurezza che da lungo tempo gli erano ignote. Allora poté, sotto l'ala dell'amore, sognare e creare a suo agio i capolavori del suo pensiero, monumenti colossali che dominano tutto il romanzo del sec. XIX: Guerra e pace (1864-1869) e Anna Karenin (1873-1876).</span></b></i></blockquote>
<div style="text-align: justify;">
La figura della moglie rimane comunque controversa, c'è chi si schiera contro e chi a suo favore.<br />
Ho trovato molto interessante la <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Sof%27ja_Tolstaja" target="_blank">biografia</a> di Sonia su Wikipedia: se non avete tempo o desiderio di leggerla, vi consiglio di seguire comunque il link e dare un'occhiata alle numerose foto che trovate oltre a questo delizioso filmato d'epoca girato da <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Aleksandr_Osipovi%C4%8D_Drankov">Aleksandr Osipovič Drankov</a>:<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.blogger.com/video.g?token=AD6v5dxFjKR42dXQbfbbDAW522_JTUxBIj5aYn4prWFqQ7o10d5mPxfPbHpY7XMoyJ6jYMuqlEkKDsU5I0dA27ZvPA' class='b-hbp-video b-uploaded' frameborder='0'></iframe></div>
<br />
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
LaVolohttp://www.blogger.com/profile/06709752791508793054noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-605337196154207176.post-13798508401192003592018-07-10T01:41:00.000-07:002018-07-10T01:41:07.582-07:00Un libro del cuore: Sorelle Materassi, Aldo Palazzeschi<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">L'anno scorso avevamo dedicato un incontro del gruppo lettura ai nostri "libri del cuore": ognuno di noi avrebbe fatto conoscere agli altri partecipanti all'incontro un libro (non forzatamente il preferito) al quale si sentiva particolarmente legato.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Uno di quei romanzi insomma che, non appena letti, ci si appendono al cuore e ci rimangono dentro, sospesi a oscillare fra i nostri pensieri e far vibrare corde di intimi </span><span style="font-family: inherit;">sentimenti: una frase, un personaggio, un messaggio particolare... qualcosa in quel libro rimane dentro e non se ne va più.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Oggi Katia ci parla del suo libro del cuore: "Sorelle Materassi" di Aldo Palazzeschi.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Buona lettura!</span></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<span style="font-family: inherit;"><table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhNkqglQK2im1PFu_h49Mz1d88JGBe666Lq-7NncfgltVdpBwSbOqz-6jYcsslgg2QFTa1qUWQsKRsF1rsL2lccgeGCp8t6LG6ddafYLsNvLmkDAijDiLQ0QanPaDPixnFcRSfFfodEO8g/s1600/SORELLE+MATERASSI.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="" border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhNkqglQK2im1PFu_h49Mz1d88JGBe666Lq-7NncfgltVdpBwSbOqz-6jYcsslgg2QFTa1qUWQsKRsF1rsL2lccgeGCp8t6LG6ddafYLsNvLmkDAijDiLQ0QanPaDPixnFcRSfFfodEO8g/s400/SORELLE+MATERASSI.JPG" title="Sorelle Materassi, Aldo Palazzeschi" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Foto scattata da Katia N. - 7 luglio 2018</td></tr>
</tbody></table>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
</span><br />
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="Standard" style="line-height: 150%;">
<div style="text-align: justify;">
<span lang="IT"><span style="font-family: inherit;">TRAMA<o:p></o:p></span></span></div>
</div>
<div class="Standard" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span lang="IT"><span style="font-family: inherit;">Il
romanzo ruota attorno alle sorelle Teresa, Carolina, Giselda e alla loro serva
Niobe. Teresa e Carolina, cinquantenni e zitelle, sono abili ricamatrici. Con
loro vive Giselda, più giovane di una quindicina d'anni, separata. Una quarta
sorella, Augusta, è morta e ha lasciato da allevare un figlio, il giovane Remo,
che tanto somiglia al defunto nonno materno, scialacquatore. Ed è proprio
l'arrivo di Remo in quella casa dove le sorelle trascorrono le giornate da
sepolte vive a portare scompiglio, soprattutto perché Remo si approfitterà del
fascino che ha sulle donne portandole, da una situazione di benessere, alla
rovina economica.</span></span></div>
<div class="Standard" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<br /></div>
<div class="Standard" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span lang="IT">PERCHÉ<span style="font-family: inherit;"> LEGGERE “SORELLE MATERASSI”<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="Standard" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span lang="IT"><span style="font-family: inherit;">Questo
romanzo è ben scritto, scorrevole, di facile lettura. Pochi sono i personaggi,
semplice è la trama, brevi i dialoghi, lievi le descrizioni. Nel paese dove è
ambientato (Santa Maria a Coverciano, a pochi chilometri da Firenze) le vicende
di queste zitelle di provincia avvincono e convincono dalla prima all'ultima
pagina. Con raffinata sagacia, Palazzeschi tratteggia figure umane
indimenticabili: pochi come lui riescono a darci un'idea del personaggio
attraverso un gesto, uno sguardo, una battuta.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="Standard" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span lang="IT"><span style="font-family: inherit;">Il
paese di Coverciano, in quella provincia toscana di inizio Novecento, è un
piccolo mondo, dove ironia e tragedia si intersecano in maniera mirabile: pur
trattandosi di una storia tragica, si sorride parecchio di fronte alle miserie
e alle fragilità umane, a cui l'autore pare guardare con occhio divertito e
compassionevole insieme.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="Standard" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span lang="IT"><span style="font-family: inherit;">Non
si può non affezionarsi alle sorelle Materassi fin da subito, fin da quando
Teresa e Carolina ci vengono presentate come zitelle che, essendo ricamatrici
eccezionali, si trovano – ironia della sorte – a dover cucire corredi da spose:
un lavoro che scandisce le loro giornate sempre uguali. E poi c'è Giselda, la
sorella – ahimè – separata, che a star con loro diventa preda di una grigia e
spenta quotidianità.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="Standard" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span lang="IT"><span style="font-family: inherit;">Si
prova pena e tenerezza insieme nel guardare queste donne arrabbiate col mondo
intero, a tratti un po' macchiette, ma così segretamente desiderose di affetto,
fragili sotto quella maschera di austerità.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="Standard" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span lang="IT"><span style="font-family: inherit;">Non
c'è un amore per loro, eppure proprio l'amore per Remo (in cui di volta in
volta vedono tutte le figure maschili a loro negate: un amante, un marito, un
padre, un fratello, un figlio) le porterà a perdere ogni cosa.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="Standard" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span lang="IT"><span style="font-family: inherit;">Leggere
questo romanzo significa imbattersi in una storia dai toni familiari, pungente
e schietta, stilisticamente notevole, brillante, dove la tragedia incombe ma
non si perde per questo il sorriso. Aggiungerei anche che si tratta di una
storia moderna, perché anche se quell'epoca non esiste più, i temi trattati
sono attuali: l'opportunismo e la meschinità di carattere, la debolezza del
cuore umano, l'illusione della ricchezza, il cinismo di chi colpisce le persone
più ingenue e non se ne fa scrupolo, solo per citarne alcuni, sono ben presenti
nell'odierna società.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="Standard" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span lang="IT"><span style="font-family: inherit;">Palazzeschi
è un autore troppo spesso dimenticato, ma degno di essere riscoperto: se amate
il genere, questo libro vi toccherà il cuore, anche solo per la prosa perfetta,
un omaggio, direi, alla nostra bella lingua troppo spesso bistrattata.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="Standard" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<br /></div>
<div class="Standard" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: inherit;"><span lang="IT">Per
un assaggio dell'abilità di scrittore di Palazzeschi, ecco di seguito un
piccolo estratto, riferito a quando nel romanzo si parla di Teresa e Carolina
che, ogni domenica, infiocchettate ed incipriate (o, per usare i termini
dell'autore: <i>infarinate come pesci da friggere</i>), si mettono alla
finestra che dà sulla pubblica via a guardare le coppie che passano:</span><span lang="IT"><o:p></o:p></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<blockquote class="tr_bq" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="color: #660000;"><b><i><span lang="IT"><span style="font-family: inherit;">Qual
era l'argomento dei loro discorsi? Per qualunque altra coppia di zitelle
sarebbe facile indovinare, ma per queste, chi lo potrebbe dire? Ebbene, lo
credereste mai, anche stavolta l'enigma è facile da risolvere, l'argomento era
l'amore anche per queste (…).</span></span></i><i><span lang="IT"><span style="font-family: inherit;">La
verità si è che tutte e due conoscevano gli uomini per sentito dire, per il più
vago e lontano sentito dire. Non era facile, mi penso, trovarne altre che li
conoscessero meno.</span></span></i><i><span lang="IT"><span style="font-family: inherit;">Passavano
stringendosi come per freddo le coppiette, ed erano calde a bollore; si
stringevano quasi non bastasse mai il calore anche nel colmo dell'estate. Tutti
davano uno sguardo fugace alle due donne che eseguivano il loro esame senza
incertezze trovando, generalmente, le femmine brutte, antipatiche, e vestite
male. Erano invece indulgenti coi maschi, disposte a riconoscerne le qualità
del corpo e della faccia, del modo di camminare, e magari degli occhi
solamente, dei denti, dei capelli, della voce, la quadratura delle spalle o il
vestito tagliato bene. E quello che rimaneva loro inspiegabile sempre, un vero
e proprio mistero, si è che un bel giovane, o almeno simpatico, o almeno
elegante, avesse potuto innamorarsi di una gestrosa, di una smorfiosa, di un
bastone vestito, di un viso vieto, di una bocca piallata, di un trabiccolo, di
una faccia da cattiva e dispettosa. (...) Con le donne erano spietate. Anche se
belle o carine, un difettaccio glielo volevano trovare per schiacciarle,
diminuirle, ridurle in polvere: dovevano essere almeno cattive. E pensare che
erano costrette a cucir loro le camicie e le mutande...</span></span></i></b></span></blockquote>
<div class="Standard" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<br /></div>
<div class="Standard" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span lang="IT"><span style="font-family: inherit;">P.S.:
Per gli appassionati, esiste l'audio-libro, oppure ci si può collegare al sito
Radio Rai3 per ascoltare le tracce audio: in entrambi i casi, il romanzo viene
magistralmente letto da Paolo Poli.<o:p></o:p></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
LaVolohttp://www.blogger.com/profile/06709752791508793054noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-605337196154207176.post-28500027517636903942018-07-05T06:17:00.000-07:002018-07-05T06:17:48.142-07:00Fermento di luglio, Erskine CaldwellIn questa calda giornata di luglio, ospito la recensione di un libro che ha tutta l'aria di essere una buona lettura estiva: nonostante il lato drammatico, la vicenda e la scrittura di questo romanzo scorrono che è un piacere. Parola di bibliotecaria!<br />
Grazie a Letizia per la bella recensione (aggiungo subito il titolo alla lista dei libri da leggere).<br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj4m1JzD80n8wLTBaC4sfD6F5ISQewiDeIy7loLakh5YqJFiHMlGQQ_CwY4r8FhAFpiUQoJjdW9mKPdZbHtH7nnvemyMWyIUMhLdO-P_jrjjemS1Mpbwbx8Z5M4iHten7Wmy_JUn54kDSY/s1600/20180705_144244.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1296" data-original-width="984" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj4m1JzD80n8wLTBaC4sfD6F5ISQewiDeIy7loLakh5YqJFiHMlGQQ_CwY4r8FhAFpiUQoJjdW9mKPdZbHtH7nnvemyMWyIUMhLdO-P_jrjjemS1Mpbwbx8Z5M4iHten7Wmy_JUn54kDSY/s320/20180705_144244.jpg" width="241" /></a></div>
<br />
Stati Uniti, Georgia, anni ’40 del Novecento.
Luglio.<br />
<br />
<div class="MsoNormal">
<span lang="IT">Lo sceriffo Jeff McCurtain è alle prese con un
caso non così raro da quelle parti ma che rischia di rovinargli la carriera.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span lang="IT">Da che parte stare? <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span lang="IT">Dalla parte del giudice Ben Allen che può
assicurargli un gran numero di voti?<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span lang="IT">Dalla parte di Shep Barlow, che vuole farsi
giustizia da solo? E come dargli torto dopo quello che dicono sia successo a
sua figlia?<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span lang="IT">Dalla parte di Bob Watson, il più ricco
proprietario terriero, che minaccia di togliergli l’appoggio se dà retta a
quegli ubriaconi che non hanno niente di meglio da fare che andare in giro a dare
la caccia a un disperato che lavora per lui e guai a chi lo tocca?<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span lang="IT">E poi c’è Narcissa Calhoun con quella
stramaledetta petizione che si è messa in mente di fargli firmare.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span lang="IT">Aveva ragione Corra, la sua adorata Corra: la
cosa migliore è sparire per qualche giorno. Andare al Lord’s Creek a pescare.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span lang="IT">E mentre lo sceriffo McCurtain vaga tra la
paura e l’indecisione, il paese è in fermento.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span lang="IT">Dove sta la verità?<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span lang="IT">C’è una ragazza che dice di essere stata
violentata.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span lang="IT">C’è un ragazzo che da allora non si fa più
trovare.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span lang="IT">C’è chi è sicuro che le cose non possono che
essere andate così.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span lang="IT">C’è chi dubita ma tace.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span lang="IT">E c’è chi tace perché non può parlare.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<span lang="IT">Un storia che è un pezzo di storia d’America
di non molti anni fa con qualche spunto per un oggi che a tratti sembra così
vicino a quel tempo lì.<o:p></o:p></span></div>
<br />LaVolohttp://www.blogger.com/profile/06709752791508793054noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-605337196154207176.post-43414044997406618102018-07-01T06:03:00.000-07:002018-07-01T06:03:06.028-07:00Un borghese piccolo piccolo: ancora qualcosa da dire<div style="text-align: justify;">
Come vi avevo anticipato in questo <a href="https://ovunquelibri.blogspot.com/2018/05/a-giugno-leggeremo-un-borghese-piccolo.html" target="_blank">post</a>, durante l'ultimo incontro del gruppo lettura (a settembre ci vedremo per parlare di Anna Karenina, L. Tolstoj), ci siamo confrontati sull'opera di Vincenzo Cerami "Un borghese piccolo piccolo".</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Il romanzo è piaciuto a tutti i lettori presenti alla serata anche se la crudezza dei suoi personaggi e della storia ben narrata ha gelato un poco gli animi e reso difficile se non impossibile provare trasporto per la sorte del suo protagonista.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Sia che lo abbiate letto sia che ne siate rimasti incuriositi, consiglio in ogni caso di leggere questa interessante <a href="https://www.criticaletteraria.org/2013/01/un-borghese-piccolo-piccolo-lesordio.html" target="_blank">recensione</a> (grazie a Marco che l'ha trovata!) pubblicata sul blog <a href="https://www.criticaletteraria.org/" target="_blank">CriticaLetteraria</a>.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Trovo accuratissima la considerazione di Italo Calvino (Certo... è Calvino!):</div>
<blockquote class="tr_bq">
<i><span style="color: #4c1130;"><b>Una storia d'impiegati ce la aspetteremmo grigia e povera di fatti e prevedibilmente caricaturale: invece qui di fatti ne succedono parecchi, e dei più romanzeschi: da un'incongrua cerimonia d'iniziazione massonica a una cruenta irruzione nella cronaca nera quotidiana, a un'allucinata, truce vendetta. Ma anche i fatti, appena successi, vengono inghiottiti dalla sorda, vischiosa continuità dell'esistere.</b></span></i></blockquote>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjA4Kqm9snhDPZAG0y1mr_T7mW84aZusId6O565p0P4W6FnsXdv8hJ_P-fbA5SjG8ZY-tSlDJzXJaGbhNXlZU5aNUXHt3Az3Hqs2-dUbb1EHs00hzbTkZmV6nZU0bEgPqCxNaeBUUg56Uc/s1600/locandinafilmborghese.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em; text-align: justify;"><img border="0" data-original-height="336" data-original-width="235" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjA4Kqm9snhDPZAG0y1mr_T7mW84aZusId6O565p0P4W6FnsXdv8hJ_P-fbA5SjG8ZY-tSlDJzXJaGbhNXlZU5aNUXHt3Az3Hqs2-dUbb1EHs00hzbTkZmV6nZU0bEgPqCxNaeBUUg56Uc/s200/locandinafilmborghese.jpg" width="139" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Mossa da curiosità, dopo aver letto il libro ho guardato il film omonimo di Monicelli tratto dal romanzo di Cerami.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Quasi fedele al testo letterario, la pellicola ne rispecchia esattamente l'atmosfera e trasmette quel sentimento di scoramento nell'osservare così da vicino gli ingranaggi di una società borghese in cui i singoli si muovono solo per interessi personali. </div>
<div style="text-align: justify;">
Nella trasposizione cinematografica il personaggio del figlio viene maggiormente ridicolizzato, nel libro invece rimane più in disparte e indefinito.</div>
<div style="text-align: justify;">
Perfetta l'attrice <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Shelley_Winters" target="_blank">Shelley Winters</a> nei panni della moglie di Giovanni Vivaldi e fantastico Alberto Sordi che riesce a trasmettere il dramma e l'ironia di questa storia. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
In ogni caso, vi consiglio di guardare anche il film!</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />LaVolohttp://www.blogger.com/profile/06709752791508793054noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-605337196154207176.post-72567896489319321412018-06-25T13:11:00.000-07:002018-06-25T13:11:59.690-07:00Le dee dentro la donna - Una nuova psicologia femminile, Jean Shinoda BolenEccomi di ritorno da una splendida vacanza in Francia! In un'isolata spiaggia alle porte della Camargue ho letto le ultime pagine di questo bel saggio "Le dee dentro la donna - Una nuova psicologia femminile".<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjSNTeMzgNc_ReCIfBlG-I8wlHd3635m9Xs122eNJaWDdNmD8Cv8MG3dZF-xXSHPhEZ7DyaA85YRAiaIhE3m99TnC-QrL5ZDqS-FYDfPiMQt7xx8DOup2jktniHnLiamSqTZm0yLqqnFMA/s1600/20180622_105400.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjSNTeMzgNc_ReCIfBlG-I8wlHd3635m9Xs122eNJaWDdNmD8Cv8MG3dZF-xXSHPhEZ7DyaA85YRAiaIhE3m99TnC-QrL5ZDqS-FYDfPiMQt7xx8DOup2jktniHnLiamSqTZm0yLqqnFMA/s400/20180622_105400.jpg" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<br />
<div>
<br /></div>
<div>
Protagonista la psiche di noi donne (ma penso proprio che leggerò anche il corrispettivo maschile "Gli dei dentro l'uomo" sempre della stessa autrice), osservata attraverso i modelli archetipici più comuni che la caratterizzano e, in questo libro, identificati con alcune divinità greche.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiqvwONQg7vTP6CJjsIA6nDjjVxRfHRUHgSi9Z9GxaI6vSzrLeyaoIS0xlJma1JfZ-DlI91VDSZj2ovBGeNrY31Dl9gap1jJbsby7KxIS5mKjHsd0jmJXDJRNnHrYkEiERzp958q3cqHTQ/s1600/725036.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="349" data-original-width="249" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiqvwONQg7vTP6CJjsIA6nDjjVxRfHRUHgSi9Z9GxaI6vSzrLeyaoIS0xlJma1JfZ-DlI91VDSZj2ovBGeNrY31Dl9gap1jJbsby7KxIS5mKjHsd0jmJXDJRNnHrYkEiERzp958q3cqHTQ/s320/725036.jpg" width="228" /></a></div>
<br /></div>
<div>
<blockquote class="tr_bq">
<i><span style="color: #990000;"><b>Ogni donna è il personaggio principale nell'intreccio rappresentato dalla storia della propria vita. Come psichiatra ho ascoltato centinaia di storie e mi rendo conto che in ognuna sono presenti dimensioni mitiche (...) mi sembra che [ le donne ] cerchino l'aiuto del terapeuta per imparare a essere migliori protagoniste o eroine della loro storia personale. Ma per questo occorre che facciano scelte consapevoli, scelte che daranno un'impronta precisa alla loro vita. Così come un tempo non si rendevano conto dei potenti effetti che gli stereotipi culturali esercitavano su di loro, oggi possono non avere coscienza delle potenti forze interne che le condizionano nelle azioni e nelle sensa<span style="font-family: inherit;">zioni. <span style="background-color: white; text-align: justify;">È di queste forze, sotto forma di divinità femminili dell'antica Grecia, che intendo parlare in questo libro.</span></span></b></span></i></blockquote>
</div>
<div>
Nell'opera abbiamo:<br />
- le tre dee vergini Artemide (dea della caccia e della luna), Atena (dea della saggezza e dei mestieri) e Estia (dea del focolare e del tempio) a personificare gli aspetti di indipendenza, di attività e di capacità di concentrarsi su sé stesse tipici di una donna;<br />
- le tre dee vulnerabili Era (dea del matrimonio e archetipo della moglie), Demetra (dea delle messi e archetipo della madre) e Persefone (regina del mondo sotterraneo e archetipo della figlia) che impersonano i ruoli tradizionali della donna in un rapporto e hanno tutte in comune uno stato di attenzione diffusa verso l'altro;<br />
- Afrodite (dea dell'amore e della bellezza) che rappresenta il piacere di una donna per l'amore (non solo per un uomo ma anche per un lavoro, un oggetto, un'opera artistica), la bellezza, la sessualità e la sensualità, le funzioni creative e procreative di una donna.<br />
<br /></div>
<div>
Personalmente, ho trovato quest'opera molto interessante per comprendere come la mente umana possa avere impulsi anche opposti e a volte contrastanti. Può essere un utile strumento per imparare a conoscersi meglio ed aiutarci a comprendere qualcosa di più sui nostri desideri reali.<br />
<br />
Mi piace anche il capitolo finale intitolato "L'eroina che è in ogni donna", lo trovo epico e avvincente, nonostante il libro in questione sia un saggio.<br />
<blockquote class="tr_bq">
<span style="color: #990000;"><i><b>Nell'unica lezione di un corso universitario di economia che ricordo con vivezza, e che negli anni ho trovato applicabile alla psichiatria, si diceva che il vero prezzo di qualsiasi cosa è dato da ciò a cui rinunciamo per ottenere quella cosa. <span style="font-family: inherit;"><span style="background-color: white; text-align: justify;">È la strada che non abbiamo preso. Assumersi la responsabilità di fare la scelta è fondamentale e non sempre facile. Ci</span></span></b></i><i><b>ò</b></i><i><b><span style="font-family: inherit;"><span style="background-color: white; text-align: justify;"> che definisce l'eroina è il fatto che lei lo fa.</span></span></b></i></span></blockquote>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
Buona lettura anche ai maschietti... Sia mai che arrivino a capire qualcosa di più su di noi e le nostre (per loro) imprevedibili sfaccettature!!! </div>
LaVolohttp://www.blogger.com/profile/06709752791508793054noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-605337196154207176.post-40723982743322379762018-06-12T15:46:00.001-07:002018-06-12T22:31:45.531-07:00La casa nella prateria, Laura Ingalls Wilder<div style="text-align: justify;">
Chi non ricorda la serie televisiva "La casa nella prateria"?</div>
<div style="text-align: justify;">
Quale gioia per me scoprire, in gran ritardo, che quella serie era tratta dai romanzi semi-autobiografici di Laura Ingalls Wilder!</div>
<div style="text-align: justify;">
<br></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhpmThGK5ZLcywIBKefSfD8D7peBFLlkNwUM6fhy46mOBfrWbUn9qVYsf_C54a2pm413wzwxi5qOG3vGaDowRp2eFBLG6imWOavS85mzxqN5ATeT_eXClpKDgcpqeyWr6HAoOoVbKt-Rp4/s1600/20180611_150158.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1204" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhpmThGK5ZLcywIBKefSfD8D7peBFLlkNwUM6fhy46mOBfrWbUn9qVYsf_C54a2pm413wzwxi5qOG3vGaDowRp2eFBLG6imWOavS85mzxqN5ATeT_eXClpKDgcpqeyWr6HAoOoVbKt-Rp4/s400/20180611_150158.jpg" width="300"></a></div>
<br>
<br>
<div style="text-align: justify;">
Nonostante la rivelazione, ancora adesso, appena pronuncio il nome della scrittrice, mi balza alla mente la ragazzina tutta lentiggini e incisivi sporgenti, che nonostante l'abito da bambola e le lunghe trecce castane, correva a perdifiato tra le strade polverose di Walnut Grove.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br></div>
<div style="text-align: justify;">
In Italia, questo libro ed i successivi (che fanno tutti parte della serie <i>Little House</i>) sono stati tradotti e pubblicati da <a href="https://www.galluccieditore.com/scheda/?id=664" target="_blank">Gallucci editore</a>.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br></div>
<div style="text-align: justify;">
Malgrado "La casa nella prateria" venga proposto ad un pubblico di lettori in erba, tra i 6 e 9 anni di età, io ne consiglio la lettura anche agli adulti. Il testo, scritto in maniera semplice e lineare, affascina da un punto di vista storico, poiché descrive gli eventi che caratterizzavano la vita delle famiglie di pionieri americani, in lotta ogni giorno per la sopravvivenza: l'abilità di costruire velocemente una casa in legno per proteggersi dai lupi, i primi incontri con gli indiani, il rischio di uscire a caccia da soli o di mettersi in viaggio per la città più vicina, ecc.<br>
Mi ha colpito particolarmente la capacità delle persone di riuscire a realizzare tutto quello di cui avessero bisogno ed il confronto con la nostra società dalla manualità rattrappita. Immaginiamo, per magia, che l'uomo moderno venga catapultato nelle sconfinate praterie americane di fine diciannovesimo secolo... Chissà se riuscirebbe a sopravvivere!<br>
<br></div>
<blockquote class="tr_bq">
<i><span style="color: #7f6000;">Il giorno seguente Laura e Mary si alzarono prima che sorgesse il sole. Fecero colazione con polenta di mais e sugo di gallina, poi corsero ad aiutare mamma a lavare i piatti. Papà stava caricando tutto il resto sul carro e attaccando Pet e Patty.</span></i></blockquote>
<blockquote class="tr_bq">
<i><span style="color: #7f6000;">Al sorgere del sole il carro attraversò la prateria. Non c'era più il sentiero. Pet e Patty si facevano strada tra l'erba alta e il carro lasciava dietro di sé solo le tracce delle sue ruote.</span></i></blockquote>
<blockquote class="tr_bq">
<i><span style="color: #7f6000;">Prima di mezzogiorno papà fece: <span style="background-color: white; font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: 15px;">«Oooh!»</span> e il carro si fermò.</span></i></blockquote>
<blockquote class="tr_bq">
<i><span style="color: #7f6000;"><span style="background-color: white; font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: 15px;">«Ci siamo, Caroline!</span><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><span style="background-color: white; font-size: 15px;"> </span><span style="background-color: #fcfcff; font-size: 13.3333px;">È</span><span style="background-color: white; font-size: 15px;"> qui che costruiremo la nostra casa</span></span><span style="background-color: white; font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: 15px;">».</span></span></i></blockquote>
<blockquote class="tr_bq">
<span style="background-color: white; font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: 15px;"><i><span style="color: #7f6000;">Laura e Mary scavalcarono la mangiatoia e scesero in fretta a terra. Tutto intorno non c'era altro che prateria, che si estendeva fino a incontrare il cielo.</span></i></span></blockquote>
<blockquote class="tr_bq">
</blockquote>
<div style="text-align: justify;">
Se avete voglia di una lettura distensiva e, come me, amate leggere i libri per ragazzi, questo romanzo fa per voi! </div>
<div style="text-align: justify;">
<br></div>
LaVolohttp://www.blogger.com/profile/06709752791508793054noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-605337196154207176.post-1203401068887571552018-06-05T09:00:00.000-07:002018-06-05T09:00:34.846-07:00L'aggressività femminile, Marina Valcarenghi<span style="text-align: justify;">A Padova, sul muretto
che circonda la Basilica di Sant'Antonio, mi sono seduta e ho terminato di
leggere questo bel saggio: </span><a href="https://www.mondadoristore.it/Aggressivita-femminile-L-Marina-Valcarenghi/eai978886159170/#tabMenu-6" style="text-align: justify;" target="_blank">scheda del libro e dettagli</a>.<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjIqzlTMzzHfhBCGWkYwFJyBv2Hv_Oi04Kermy0C_vf5RS7UIqU8nNJFHSQbtaUqdMSGD236QzB1HotwDW_FDQ4qrrAv6EveI1h84fgmcqlqK2UJTQy1mZPun1AyhARhOccqH4tNJjVbZk/s1600/20180523_204507.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1138" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjIqzlTMzzHfhBCGWkYwFJyBv2Hv_Oi04Kermy0C_vf5RS7UIqU8nNJFHSQbtaUqdMSGD236QzB1HotwDW_FDQ4qrrAv6EveI1h84fgmcqlqK2UJTQy1mZPun1AyhARhOccqH4tNJjVbZk/s320/20180523_204507.jpg" width="227" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
Non si
tratta sicuramente di una lettura semplice, ma molto affascinante. Anche la
stesura di questo articolo, devo ammetterlo, è risultata più complicata del previsto, dato che il
libro offre davvero mille spunti di riflessione. Mi è piaciuto il tema affrontato perché mi ha introdotto al concetto di <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Psicologia_sociale" target="_blank">psicologia sociale</a>, che non conoscevo, e alla scoperta di alcuni tratti della mia personalità che, a quanto pare, sono comuni a molte donne (forse tutte?!).<br />
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<i><b><br /></b></i>
<i><b>L’aggressività</b></i><u><o:p></o:p></u></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<i><b><br /></b></i></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
Partirei dal
titolo, per chiarire subito l’equivoco che può nascere dal termine “aggressività”.
In questo volume, l’autrice intende per aggressività “quell'istinto che guida a
riconoscere, ad affermare e a proteggere la propria identità” e non, come si
intende nel linguaggio corrente, l’impulso che spinge ad aggredire lo spazio
altrui.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
A grandi
linee:</div>
<div>
<span style="text-align: justify;">✽ Aggressività ⟶ Ho fame, mangio una mela.</span></div>
<span style="text-align: justify;">
</span><span style="text-align: justify;">✽ Aggressione ⟶ Ho fame, rubo la mela ad un'altra persona.</span><br />
<span style="text-align: justify;"><br /></span>
<div style="text-align: justify;">
Nella
realtà, il confine tra violenza e autodifesa è davvero labile. Vivendo in una
società, il nostro impulso aggressivo viene sovente controllato (o dovrebbe
esserlo) da codici etici di comportamento e dalla coscienza individuale. Tornando
all'esempio precedente:<br />
<br /></div>
<span style="text-align: justify;">✽ Limitazione
dell’aggressione ⟶ Ho fame, chiedo ad una persona se divide con me la sua mela.</span><br />
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
</div>
<blockquote class="tr_bq">
<i style="text-align: justify;"><span style="color: #783f04;">L’aggressività umana è malata e oscilla fra
due poli altrettanto distruttivi, la repressione o la rimozione da una parte e l’aggressione dall'altra o, in altre parole, fra l’incapacità di difendere il proprio territorio
e l’incapacità di riconoscere il territorio altrui.</span></i></blockquote>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<b><i><br /></i></b>
<b><i>La
repressione dell’aggressività femminile e sue conseguenze</i></b><u><o:p></o:p></u></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<u><br /></u></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
Secondo
l’autrice, nei secoli si è verificata una soppressione dell’istinto aggressivo
in tutte le donne; un istinto che in tempi molto lontani ebbe probabilmente
libertà di espressione, insieme ad un modo tutto femminile di stare al mondo.<o:p></o:p></div>
<blockquote class="tr_bq" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="color: #783f04;"><i>Io non riesco, io non posso, io non ho il
coraggio, io ho paura, io mi vergogno, io non sopporto, io non ho il diritto…
L’analisi delle donne, è attraversata da questa impotenza, nelle sue forme più
svariate. </i> </span></blockquote>
<blockquote class="tr_bq" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="color: #783f04;"><i>Altre donne mi comunicano con fierezza
comportamenti apparentemente aggressivi: (…)</i><i> In questi casi si esterna, ma non ci si difende; infatti la
situazione non cambia o peggiora.</i></span></blockquote>
<blockquote class="tr_bq" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";"><span style="color: #783f04;">Ho avuto modo di osservare come il
deficit aggressivo si associ spesso a manifestazioni chiassose, a comportamenti
collerici, in certi casi persino violenti. Per questo motivo molte donne si
sentono giudicate aggressive e credono esse stesse di esserlo, mentre
reagiscono in modo scomposto e inefficace alla loro impotenza.</span></span></i></blockquote>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
Perché, in tempi lontani, quando ancora esisteva in Europa un'organizzazione matriarcale della società, l’aggressività
femminile venne repressa? Probabilmente per necessità evolutiva, teorizza l’autrice,
un comportamento istintuale messo in atto inconsciamente per la salvaguardia
della specie.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
Ovviamente il
blocco di un istinto porta a delle conseguenze, sia a livello individuale sia a livello sociale, soprattutto quando, come in questo caso, la repressione si è protratta nei secoli (almeno fino a qualche decennio fa). Ecco cosa si può manifestare:</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
</div>
<ul>
<li>la repressione del desiderio → il deficit
aggressivo rende difficile riconoscere i propri desideri;</li>
<li>l’abitudine → l’istinto si abitua a non
esprimersi e si adegua alla non-espressione;</li>
<li>il senso di colpa;</li>
<li>l’insicurezza;</li>
<li>l’autoaggressività → quando l’aggressività
istintiva non trova sbocchi, può implodere;</li>
<li>l’aggressività vicariata → quando l’aggressività
istintiva sfocia in un ambito dove si possa manifestare (ad es. nella cura
eccessiva dei familiari);</li>
<li>I sintomi di carattere depressivo – come ad
esempio il vittimismo, l’autosvalutazione, l’autocommiserazione – <span style="text-indent: -18pt;"> </span><span style="text-indent: -18pt;">e maniacale – invidia maligna, isteria,
iperattivismo, ecc.</span></li>
</ul>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify; text-indent: -18pt;">
<o:p></o:p></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpLast" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjL9-JmGzzBEWamt4kkDkAbUk0uuYSXEPfM3WMS76gmg2qBOGURwY3rnkfJfPOMQmOunAFtegjm9RxZI3WXa-qktFDIy6U2Rjqc8bXJJvSqB3rHPmatSj4dlBPx0r2vh35odD6qU3qcSAI/s1600/20180605_162608.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="911" data-original-width="1600" height="363" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjL9-JmGzzBEWamt4kkDkAbUk0uuYSXEPfM3WMS76gmg2qBOGURwY3rnkfJfPOMQmOunAFtegjm9RxZI3WXa-qktFDIy6U2Rjqc8bXJJvSqB3rHPmatSj4dlBPx0r2vh35odD6qU3qcSAI/s640/20180605_162608.jpg" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Marina Valcarenghi<span style="font-size: x-small;">, <i style="text-align: justify;">L'aggressività femminile,</i><span style="text-align: justify;"> Bruno Mondadori, Milano 2008</span></span></td></tr>
</tbody></table>
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<i><b>Conclusioni</b></i><u><o:p></o:p></u></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
La rimozione
dell’istinto aggressivo femminile, necessaria in tempi remoti, ora non lo è più. Dalla metà del secolo scorso, le donne stanno cercando di riprendere il loro potere, ma muovendosi in una
società con regole e consuetudini create dagli uomini per gli
uomini. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<blockquote class="tr_bq">
<i><span style="color: #783f04;">In questo
modo si ottiene solo che le donne assomiglino sempre di più agli uomini e che
progressivamente si vada verso l’egemonia di un catastrofico genere neutro di
cui si cominciano a intravedere i sintomi.</span></i></blockquote>
<o:p></o:p></div>
<blockquote class="tr_bq" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="color: #783f04;">Il genere neutro potrebbe nel tempo
costituire il punto d’arrivo di un’informe aspirazione all'uguaglianza sessuale
che si vede serpeggiare nella nostra cultura sia politica, sia aziendale, sia
multimediale.</span></i></blockquote>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
Devo dire che mi trovo particolarmente d’accordo con le parole dell’autrice. Il genere
neutro cosi come si prospetta rischia di non soddisfare nessuno: sarebbe un peccato se le donne dovessero rinunciare ad esprimere tutti quei talenti femminili che fino ad oggi, senza la spinta ed il sostegno dell'istinto aggressivo femminile, sono rimasti sommersi.<o:p></o:p></div>
<blockquote class="tr_bq" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="color: #783f04;"><i style="mso-bidi-font-style: normal;">Sarebbe davvero arrivato il tempo di
restituire riconoscimento e autorità all'intelligenza femminile, alla sua
sapienza e all'energia aggressiva in grado di gestirla.</i> </span></blockquote>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
Se
desiderate avere approfondimenti su qualche tema appena sfiorato, lasciate un
commento o contattatemi! Affronterò in maniera più dettagliata l’argomento.<o:p></o:p></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
LaVolohttp://www.blogger.com/profile/06709752791508793054noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-605337196154207176.post-44498124983946168792018-06-02T11:46:00.000-07:002018-07-13T07:51:50.927-07:00L'importanza di essere sé stessi: "Il coraggio di ogni giorno" di Hermann Hesse<div style="text-align: left;">
<div style="text-align: left;">
<span style="color: #333333; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 10.5pt; text-align: justify;">Oggi dobbiamo ringraziare Katia, che, dopo aver letto il libro di Hesse, ha esaudito la mia richiesta ed inviato questa bella recensione. Leggetela, e poi vediamo se anche voi, come me, non vedete l'ora di trovare conforto nelle parole di questo grande scrittore.</span></div>
<span style="color: #333333; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 10.5pt; text-align: justify;"><br /></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="color: #333333; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 10.5pt; text-align: justify;"><span id="goog_421912789"></span><span id="goog_421912790"></span><br /></span></div>
<div style="text-align: left;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjzVJ5sshkhtDt_qsdH4B8qO7yxJznC45yPEAJAwK7wEd9KnliCXsQEXThJjEg-y2wcOxYbR6JCDUwhp4YaEgPYKMdO7y08VdgcANvjyB9__7yrv7nqzyTRvDwBENjqP-BvfOocW_wHIYo/s1600/HESSE+foto.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjzVJ5sshkhtDt_qsdH4B8qO7yxJznC45yPEAJAwK7wEd9KnliCXsQEXThJjEg-y2wcOxYbR6JCDUwhp4YaEgPYKMdO7y08VdgcANvjyB9__7yrv7nqzyTRvDwBENjqP-BvfOocW_wHIYo/s400/HESSE+foto.JPG" width="400" /></a></div>
<span style="color: #333333; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 10.5pt; text-align: justify;"><br /></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="color: #333333; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 10.5pt; text-align: justify;">“Il coraggio di ogni giorno” è un volumetto
di poco più di 150 pagine (Oscar Mondadori, Prima edizione: 1990), una raccolta
di scritti autobiografici, lettere e poesie dello scrittore, filosofo, poeta e
pittore tedesco Hermann Hesse (1877-1962). I brani scelti coprono tutta la sua
vita, dal periodo dell’adolescenza (segnato dal rapporto conflittuale col
padre, da un tentato suicidio e dal ricovero in una casa di cura) alla maturità
ed hanno come filo conduttore il tema dell’individuo che, rifiutando di
conformarsi ai valori dominanti della società, modella se stesso ed il proprio
destino in base a criteri assolutamente personali. </span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="color: #333333; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 10.5pt; text-align: justify;">Se si va sul web a curiosare tra le recensioni
si vedrà come i giudizi siano diametralmente opposti: </span><span style="color: #333333; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 10.5pt; text-align: justify;"> </span><span style="color: #333333; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 10.5pt; text-align: justify;">c’è chi considera questo libro meraviglioso e
chi lo reputa di una noia assoluta (se qualcuno di voi l’ha letto può
condividere il suo pensiero nei commenti).</span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<div style="text-align: left;">
<span lang="IT" style="color: #333333; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 10.5pt;">Personalmente ritengo che il giudizio possa
variare a seconda del momento in cui lo si legge e della disposizione d’animo
con cui lo si affronta: può risultare pesante o incredibilmente bello, ma di
certo è un libro che non si dimentica, che rimane dentro. Un volume che sì, può
restare abbandonato nella libreria anche per molto tempo, ma, prima o poi, di
certo se ne sentirà il richiamo, anche solo per leggerne (o rileggerne) alcune
pagine.<o:p></o:p></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<div style="text-align: left;">
<span lang="IT" style="color: #333333; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 10.5pt;">Io l’ho letto tre volte, e mai il mio
giudizio è stato univoco. Ovviamente si può non essere d’accordo con tutti i
pensieri dell’autore; il libro non può essere definito un capolavoro, ma
dopotutto non pretende di esserlo. E’ un libro breve, ma intenso; di quelli
che, qualunque possa essere la nostra opinione in merito, è bello tenere tra le
mani, girarne piano le pagine, sentire la profondità dei pensieri farsi spazio
e trovare un posto nella mente; pensieri che magari un giorno ci torneranno
alla memoria, quando sentiremo il bisogno di parole forti e vere, perché di
coraggio ce ne vuole, quotidianamente, nel privato e nella società, nelle
grandi cose così come in quelle piccole, sempre tenendo presente che nel nostro
cammino di vita la sfida più ardua e importante, alla fine, rimane quella con
noi stessi.<o:p></o:p></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span lang="IT" style="color: #333333; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 10.5pt;">Di seguito un breve estratto:</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span lang="IT" style="font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 10.5pt;"><span style="color: #0c343d;">Naturalmente
esistono moltissime persone che hanno una vita assai più facile e che in
apparenza, o in realtà, sono “più felici”; ma solo chi è privo di una spiccata
individualità non conosce problemi. Per noi altri non ha senso confrontarsi con
loro: dobbiamo vivere la nostra propria vita, cioè qualcosa di nuovo e di
unico, il che è sempre difficile, ma pur sempre bello. Non esistono norme per
la vita, a ciascuno si pone un compito diverso, irripetibile, e del pari non
esiste una inattitudine innata e predeterminata alla vita: anche il più debole
e povero può condurre un’esistenza dignitosa e autentica al proprio posto, e
rappresentare qualcosa per gli altri, per il solo fatto di aver accettato il
proprio ruolo nella vita pur non avendolo scelto, cercando di realizzare il
proprio compito speciale. (…) Certo, è giusto criticare e condannare una
singola azione di cui ci si sia pentiti, ma non si deve giudicare se stessi, la
propria posizione nel mondo, in modo mortificante; bisogna invece accettare ciò
che si è ricevuto da Dio, tanto i doni che le mancanze, dir loro di sì tentando
di trarne il meglio. Con ciascuno di noi Dio ha tentato qualcosa, ha inteso
realizzare un suo progetto e noi siamo suoi antagonisti se non lo accettiamo e
non lo aiutiamo a realizzarlo.</span><span style="color: #783f04;"><o:p></o:p></span></span></i></div>
<br />
<br />
<span style="color: #333333; font-family: "arial" , sans-serif;"><span style="font-size: 14px;"><br /></span></span></div>
LaVolohttp://www.blogger.com/profile/06709752791508793054noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-605337196154207176.post-38835509535231173282018-05-26T23:31:00.002-07:002018-07-13T07:34:12.175-07:00A giugno leggeremo: "Un borghese piccolo piccolo" di Vincenzo Cerami<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif;"><b>Martedì 12 giugno alle ore 21.00</b> ci incontreremo in biblioteca a Gavirate per parlare del libro di Vincenzo Cerami "Un borghese piccolo piccolo".</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: x-small;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgJ0C9g0Ejpvyq0yWM93S3Y409fB6ipEQhTIpTB-qaSMoHoBE4bLC2jP5Njw_RyM_P2QVnctAz94JURL_A1x9USrbcmfJ5mrprZ1fMcAvCkwQxJrej-dehwIMfC3QSEf-mF48tQjsPAKZQ/s1600/20180526_185944.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1597" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgJ0C9g0Ejpvyq0yWM93S3Y409fB6ipEQhTIpTB-qaSMoHoBE4bLC2jP5Njw_RyM_P2QVnctAz94JURL_A1x9USrbcmfJ5mrprZ1fMcAvCkwQxJrej-dehwIMfC3QSEf-mF48tQjsPAKZQ/s320/20180526_185944.jpg" width="318" /></a></div>
<div style="color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: small; text-align: justify;">
Si tratta di una lettura veloce ma intensa come un caffè ristretto bevuto in piedi al bancone del bar. Da scottarcisi la lingua.</div>
<div style="color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: small;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white;">Io, che sono una lettrice lenta, ho impiegato all'incirca tre giorni per leggerlo. E a distanza di due giorni sono ancora qui a chiedermi se mi sia piaciuto.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
La risposta, positiva, è arrivata proprio poco prima di iniziare a scrivere questo post.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Giovanni Vivaldi è un impiegato statale prossimo alla pensione, che tenta in tutti i modi di portare a compimento il suo ideale borghese di successo e sul quale poi si abbatterà con forza l'imprevedibilità della vita.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
Lo considero un protagonista atipico per un romanzo: sembra non abbia un'evoluzione, nessuna redenzione o trasformazione e che all'immenso dolore reagisca con spaventosa meccanicità.</div>
<div style="text-align: justify;">
Mi chiedo ancora dove sia la sua anima. E sono molto curiosa di vedere anche il film, omonimo, interpretato da Alberto Sordi, regia di Mario Monicelli.</div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<div style="text-align: start;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white;"><i>"...in quel momento non se la sentiva - ed era anche stanco - di pensare e poi il materiale umano che usciva ed entrava nello spaccio si lasciava guardare per quello che era nella sostanza, così lontano, in fondo, dai moderni processi della civiltà. Era, per lui, la passerella degli spettri di cinquant'anni prima: gli esemplari di una razza sopravvissuta nei secoli e destinata all'estinzione.</i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="background-color: white;">Gli ritornarono alla mente i colleghi d'ufficio, i fratelli massoni, il maresciallo Ciappi, perfino se stesso: tutti i figli di gente </span>così, di gente che man mano che scompariva dalla faccia della terra si faceva più mostruosa, più terribile a vedersi... l'ultimo di loro magari era destinato a morire di linciaggio ad opera del resto degli uomini.</i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i>Gratta gratta, Giovanni, nella misurazione di quel microcosmo del bazar, sapeva di guadagnare sugli altri almeno qualche centimetro, o, per dirla in altri termini, almeno qualche decennio in pi<span style="background-color: white;">ù di civiltà.</span>" </i></div>
</div>
<div>
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: start;">
<div style="text-align: justify;">
Questi centimetri in più, che sentiva di essersi guadagnato rispetto alla condizione sociale di partenza, rimarranno la sua unica consolazione/illusione per il resto dei suoi giorni.</div>
</div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Il romanzo di Cerami lascia il segno e, come ogni buona opera, entra dentro. La vicenda del protagonista mi si è ficcata in testa contrariamente alla mia volontà, nonostante pensassi a quanto fosse triste la storia narrata e quanto fosse difficile simpatizzare con i suoi personaggi.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Sono curiosa di incontrare gli amici del gruppo lettura per sentire anche i loro pareri sul libro. Se non verrete all'incontro, potete lasciare i vostri commenti qui!</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
</div>
LaVolohttp://www.blogger.com/profile/06709752791508793054noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-605337196154207176.post-35300247200730894192018-05-21T02:57:00.000-07:002018-07-13T07:34:48.263-07:00Piccoli eventi positivi<div style="text-align: justify;">
<span style="color: black; font-family: "arial" , sans-serif;">A volte, in una giornata qualunque, capita di imbattersi in una serie di piccoli eventi positivi che, presi singolarmente, rischiano di passare inosservati, mentre, sommati e concatenati, regalano una svolta sorprendentemente positiva alla giornata.</span></div>
<div style="color: #222222; font-family: arial, sans-serif; text-align: justify;">
<span style="color: black;"><span style="background-color: white;">Così, ecco una breccia nella routine di un sabato pomeriggio qualunque, grazie ad una fortunata serie di piccole circostanze: la bambina che si è fermata dalla nonna fino a cena, la pioggia cessata improvvisamente e qualche raggio di sole uscito inaspettato a riscaldare l'aria, una spesa dal pescivendolo di fiducia, una passeggiata in mezzo ai campi in cui ho raccolto qualche fiore selvatico e un libro consigliato da un amico.</span></span></div>
<div style="color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: small; text-align: justify;">
<span style="color: black;"><span style="background-color: white;"><br /></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj4mU1pTN7SOs_3jkIZWf05giNV-lb8OM1yQtORXXtk4Ff0i5a6kDjlWs1du8O9IGgYmkKVQ6wj9IGgdIotJ4S9hIBQjT7AVbA5NaCP_n731q-CznUBS5uNBVdhyphenhyphenoxkugcSUIZq8E6vnhI/s1600/20180519_182917.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1200" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj4mU1pTN7SOs_3jkIZWf05giNV-lb8OM1yQtORXXtk4Ff0i5a6kDjlWs1du8O9IGgYmkKVQ6wj9IGgdIotJ4S9hIBQjT7AVbA5NaCP_n731q-CznUBS5uNBVdhyphenhyphenoxkugcSUIZq8E6vnhI/s640/20180519_182917.jpg" width="480" /></a></div>
<div style="color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: small; text-align: justify;">
<span style="color: black;"><span style="background-color: white;"><br /></span></span></div>
<div style="color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: small; text-align: justify;">
<span style="color: black;"><span style="background-color: white;"><br /></span></span></div>
<div style="color: #222222; font-family: arial, sans-serif; text-align: justify;">
<span style="color: black;"><span style="background-color: white;">Il libro che vedete nella foto era esposto sul bancone tentatore della biblioteca di Gavirate; un tavolone apparentemente innocuo ma dal quale non ci si può allontanare a mani vuote (in barba alla pigna di libri che vi attende la sera sul comodino!). </span></span></div>
<div style="color: #222222; font-family: arial, sans-serif; text-align: justify;">
<span style="color: black;"><span style="background-color: white;">"Terapia d'amore" di Daniel Glattauer è una lettura ideale per un pomeriggio di relax (si legge davvero in poche ore); leggero ironico e amaro come i bisticci di una consumata coppia di sposi.</span></span></div>
<div style="color: #222222; font-family: arial, sans-serif; text-align: justify;">
<span style="color: black;"><span style="background-color: white;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<div style="color: #222222; font-family: arial, sans-serif; text-align: start;">
Per informazioni sull'opera: <a href="https://www.lafeltrinelli.it/libri/daniel-glattauer/terapia-d-amore/9788807032653" target="_blank">https://www.lafeltrinelli.it/libri/daniel-glattauer/terapia-d-amore/9788807032653</a></div>
<div style="color: #222222; font-family: arial, sans-serif; text-align: start;">
<br /></div>
<div style="color: #222222; font-family: arial, sans-serif; text-align: start;">
Una buona settimana a tutti!</div>
<div style="color: #222222; font-family: arial, sans-serif;">
<br /></div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: black;"><span style="background-color: white;"><br /></span></span></div>
LaVolohttp://www.blogger.com/profile/06709752791508793054noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-605337196154207176.post-28494811700155862612018-05-18T14:04:00.001-07:002018-07-13T07:31:50.371-07:00Gruppo lettura di Gavirate: quanta strada insieme! <div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; color: #222222;"><span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;">Buongiorno a tutti!</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; color: #222222;"><span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; color: #222222;"><span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;">A chi partecipa al gruppo di lettura di Gavirate, a chi ha seguito alcuni incontri e poi ci ha abbandonato, a chi vorrebbe tornare ma non trova l'occasione/il tempo/la voglia di leggere il libro del mese e soprattutto uscire la sera, a chi legge solo i libri proposti e non si presenta mai (eppure a noi piacerebbe tanto venire a conoscenza della vostra opinione, potete lasciare un commento, scrivere un'email, parlarne con la nostra amabile bibliotecaria, telefonarci o chissà, una sera, venire a trovarci?!)</span></span></div>
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<span style="background-color: white; color: #222222;"><span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><br /></span></span></div>
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<span style="background-color: white; color: #222222;"><span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;">Questo primo post del blog è per voi, per noi. Guardate l'elenco che allego: la lista di tutti i nostri incontri.</span></span></div>
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<span style="background-color: white; color: #222222;"><span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><br /></span></span></div>
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<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: x-small;"><br /></span></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhq9IDsL7rLFjb3Bc30hiuw7LrTv8WYUjOmQYQMFfLKUg0tSjjZEBC1qvaMHgS4QV86XFspIqqpcneiFiaUL6CCVMdx7SjSHPK69iwbJb7cVsvUE6_HxQj3IRSd9GSwf7SNx25HB2NcPQg/s1600/tuttigliincontri1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1056" data-original-width="816" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhq9IDsL7rLFjb3Bc30hiuw7LrTv8WYUjOmQYQMFfLKUg0tSjjZEBC1qvaMHgS4QV86XFspIqqpcneiFiaUL6CCVMdx7SjSHPK69iwbJb7cVsvUE6_HxQj3IRSd9GSwf7SNx25HB2NcPQg/s640/tuttigliincontri1.jpg" width="491" /></a></div>
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<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: x-small;"><br /></span></div>
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<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: x-small;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;">Siamo arrivati a quota 36, sommando i due prossimi libri in programma 38... ancora 2 e arriveremo a 40 libri letti in 4 anni!</span></div>
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<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;">Organizziamo una festa in autunno? 40 libri in 4 anni, i nostri mattoni estivi (siete pronti per Tolstoj? Io non vedo l'ora di rileggere Anna Karenina), tante chiacchiere, molte letture interessanti, qualche torta e nuove splendide amicizie!</span></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj1n3B4EYjzA3MwrUR96luAoorRS9AymHuknf8XAfVPvGsUge1dxv2gbNR5635hXVKRTnf96E5DtfsNwhLswZsaN4jMnh4YUuOlwwMjXdz9DbWEPJ2T4oDTbzb296LvLy_fGe_DjiWNaSM/s1600/tuttigliincontri2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1056" data-original-width="816" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj1n3B4EYjzA3MwrUR96luAoorRS9AymHuknf8XAfVPvGsUge1dxv2gbNR5635hXVKRTnf96E5DtfsNwhLswZsaN4jMnh4YUuOlwwMjXdz9DbWEPJ2T4oDTbzb296LvLy_fGe_DjiWNaSM/s640/tuttigliincontri2.jpg" width="494" /></a></div>
<div style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: small; text-align: justify;">
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<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;">Ieri, l'AmabileBibliotecaria ha proposto due iniziative interessanti, da discutere insieme e/o dalle quali prendere spunto:</span></div>
<div style="background-color: white; color: #222222; text-align: justify;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;">- escursioni letterarie, camminare e leggere (dal sito <a data-saferedirecturl="https://www.google.com/url?hl=it&q=http://www.bebookers.it&source=gmail&ust=1526746342618000&usg=AFQjCNGJwHYCHsf4v39TRnnN6M9-1Kf91A" href="http://www.bebookers.it/" style="color: #1155cc;" target="_blank">www.bebookers.it</a>),</span></div>
<div style="background-color: white; color: #222222; text-align: justify;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;">- passeggiate in montagna + incontri artistici/culturali che precedono la passeggiata (magari trovare un legame tra incontro e passeggiata come quelle proposte dalla biblioteca di Verbania - <a data-saferedirecturl="https://www.google.com/url?hl=it&q=http://www.bibliotechevco.it&source=gmail&ust=1526746342618000&usg=AFQjCNH5x_t1uuDeYgMM1JSydJa1I9TKNA" href="http://www.bibliotechevco.it/" style="color: #1155cc;" target="_blank">www.bibliotechevco.it</a>).</span></div>
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<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="background-color: white; color: #222222; text-align: justify;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;">Insomma,</span></div>
<div style="background-color: white; color: #222222; text-align: justify;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;">io questa mattina, dopo l'incontro di ieri, mi sono alzata felice ed entusiasta di noi: speriamo di fare insieme ancora molta strada!</span></div>
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<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="background-color: white; color: #222222; text-align: justify;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;">Buon fine settimana</span></div>
LaVolohttp://www.blogger.com/profile/06709752791508793054noreply@blogger.com4