venerdì 13 luglio 2018

Prima di leggere Anna Karenina: Vita di Tolstoj, Romain Rolland


Questa volta l'ho presa larga: prima di dedicarmi ad "Anna Karenina", ho pensato di leggere "Vita di Tolstoj" di Romain Rolland (premio Nobel per la letteratura nel 1915 nonché, fin dalla sua adolescenza, appassionato ammiratore dello scrittore russo); un piccolo e impolverato testo edito da Rizzoli nel 1951, venduto all'epoca al costo di "LIRE CENTOQUARANTA" (scritto proprio così, in stampatello maiuscolo sul retro di copertina!) ed approdato per caso nella mia libreria qualche mese fa, recuperato da una di quelle cassette che mettono a disposizione i libri per chiunque li voglia leggere. Stavo solo aspettando il momento giusto!

Fra tutti coloro - e sono numerosi in Francia - per i quali Tolstoj fu, ben più di un artista amato, un amico, il migliore, e, per molti, il solo amico vero in tutta l'arte europea, io ho voluto recare a questa memoria sacra il mio tributo di riconoscenza e di amore. 



In particolare, vorrei condividere con voi la scoperta di quanto la moglie Sonia sia stata importante per la produzione letteraria di Tolstoj; forse, senza il suo sostegno, "Guerra e pace" e "Anna Karenina" non avrebbero raggiunto la maestosità letteraria che accomuna questi capolavori.


Sof'ja Andrèevna Bers moglie di Tolstoj
(Fonte: http://www.wikiwand.com/it/Sof%27ja_Tolstaja)
Sòf'ja Andrèevna Bers (detta anche Sonia) entra nella vita dell'autore in un forte momento di crisi e per quasi quindici anni, riesce a portare pace nell'animo tormentato di Tolstoj, sostenendo e assecondando in tutti i modi possibili il genio dello scrittore:

Più avanti, narrò in Anna Karenin come aveva fatto la sua dichiarazione a Sofia Bers e come lei gli aveva risposto, disegnando tutt'e due col gesso, su una tavola, le iniziali delle parole che non osavano dire.
Come Levin in Anna Karenin, egli ebbe la crudele lealtà di consegnare il suo Diario intimo alla fidanzata, perché non ignorasse nulla delle sue vergogne passate; e, come Kitty in Anna, Sofia ne risentì un amaro dolore.

Il matrimonio fra i due innamorati avviene il 23 settembre 1862 (Sonia è diciottenne e Lev ha trentaquattro anni), in un momento in cui Tolstoj si sente particolarmente stanco, insoddisfatto di sé e della propria vita. 
L'influenza personale della contessa Tolstoj fu preziosa per l'arte. Fornita di buone doti letterarie, ella era, come dice, "una vera moglie di scrittore", tanto si prendeva a cuore l'opera del marito. Lavorava con lui, scriveva sotto la sua dettatura, ricopiava le sue minute. Cercava di difenderlo contro il suo demone religioso, questo temibile spirito che già alitava a tratti, la morte dell'arte. Cercava che la sua porta fosse chiusa alle utopie sociali. Rinfocolava in lui il genio creatore. Fece di più: recò a questo genio la ricchezza nuova della sua anima femminile.  
E ancora:
Piace credere che la contessa Tolstoj non sia servita a suo marito di modello soltanto per Natascia, in Guerra e pace, e per Kitty, in Anna Karenin, ma che, per mezzo delle sue confidenze e della sua propria visione, abbia potuto essergli preziosa e discreta collaboratrice. Certe pagine di Anna Karenin mi sembrano rivelare una mano di donna.
Grazie al beneficio di questa unione, Tolstoj godette, per dieci o quindici anni, una pace e una sicurezza che da lungo tempo gli erano ignote. Allora poté, sotto l'ala dell'amore, sognare e creare a suo agio i capolavori del suo pensiero, monumenti colossali che dominano tutto il romanzo del sec. XIX: Guerra e pace (1864-1869) e Anna Karenin (1873-1876).
La figura della moglie rimane comunque controversa, c'è chi si schiera contro e chi a suo favore.
Ho trovato molto interessante la biografia di Sonia su Wikipedia: se non avete tempo o desiderio di leggerla, vi consiglio di seguire comunque il link e dare un'occhiata alle numerose foto che trovate oltre a questo delizioso filmato d'epoca girato da Aleksandr Osipovič Drankov:





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